Montebello saluta il nuovo campo a 5 per i più piccoli

Un nuovo spazio di gioco e ulteriori prospettive per il settore giovanile. Da ieri è attivo il campetto a 5 in via Montebello 21 nell’area gestita dal Montebello Don Bosco, il sodalizio neroazzurro che conta circa 200 tesserati, distribuiti in una sfera di categorie che tiene conto anche di una fiorente nicchia femminile. La nuova struttura giunge al battesimo a coronamento di una intesa avviata dalla precedente amministrazione comunale sorretta economicamente anche dal Fondo Trieste e dalla Fondazione CRTrieste, quest'ultima ancora scesa concretamente in campo con un supporto di circa 35mila euro: «La Fondazione sostiene come sempre con convinzione le iniziative in grado di coinvolgere ed educare i giovani contribuendo alla creazione di un ambiente di socializzazione, caratterizzato dal gioco ma anche dall'impegno», ha rilevato Paolo Santangelo, segretario generale, intervenuto ieri al taglio del nastro con il presidente del sodalizio, Andrea Rossi, il rappresentante Coni Franco Cipolla e il neoassessore comunale allo sport, Emiliano Edera, tra l'altro un ex del club salesiano. Firmate invece da Nicola De Bosichi, l'attuale presidente del Trieste Calcio, la mediazione e la fornitura dei materiali per la costruzione del campetto in erba sintetica, indirizzato presumibilmente non tanto alle dinamiche classiche del calcetto, quanto allo sfogo dei giovanissimi impegnati nella categoria d’esordio dei "Primi Calci". Salgono così a due gli spazi utili in gestione al Montebello Don Bosco. Oltre al consolidato campo a 7, il club che costituì la culla calcistica di nomi come Fabio Attruia ( Triestina) e soprattutto Mauro Milanese (Triestina, Napoli, Parma, Inter, solo alcune delle sue tappe) può ora riqualificare il suo palinsesto degli allenamenti settimanali, puntando all'allargamento delle sedute in vista della partecipazione a tornei e campionati.
Francesco Cardella
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