Montezemolo: «Alitalia sfida i vettori low cost in Fvg»

ROMA In quello che è stato chiamato l'Alitalia Day, a 18 mesi dall'avvio del piano di rilancio, Luca Cordero di Montezemolo rilancia al fianco del nuovo amministratore delegato Cramer Ball: «La nostra battaglia non si vince certo sulle rotte nazionali - ha detto il presidente di Alitalia - ma le Regioni devono rendersi conto che è arrivato il tenpo di chiudere i rubinetti nei confronti delle compagnie low cost».
«Dobbiamo essere messi in grado di competere con procedure, chiare, limpide e trasparenti. Non è più possibile offrire rotte e slot senza indire una gara, alla quale, evidentemente, potremmo partecipare anche noi. Mi riferisco anche e soprattutto a regioni come il Friuli Venezia Giulia che, essendo tagliata fuori dall'alta velocità, deve affidarsi quasi esclusivamente al trasporto aereo».
La razionalizzazione di Alitalia, avviata con l'ingresso nell'ottobre 2014 di Etihad Airways, passa anche attraverso il taglio dei cosiddetti "rami secchi". Come Perugia ed Ancona. «Ronchi dei Legionari non è in discussione - ha proseguito di Montezemolo - e lo abbiamo dimostrato introducendo il quinto volo per Roma.
Ma qui, come a Genova, c'è bisogno del supporto delle istituzioni che, in qualche misura, devono colmare il gap. Non penso ad aiuti od agevolazioni, ma mi riferisco a procedure che diamo modo ad Alitalia di inserirsi nel mercato e di essere presente ancor di più per fidelizzare utenti verso gli hub italiani di Fiumicino e Malpensa. Anche con servizi che siano supportati da prezzi sempre più convenienti».
La "battaglia" nei confronti di vettori come Ryanair, presente a Ronchi dei Legionari con 4 destinazioni, ma anche come Easyjet, presente a Venezia, è ormai avviata. Ma la scommessa è anche su un altro mercato molto importante, quello tedesco. «Se per Lufthansa la testa di ponte in Italia è Air Dolomiti - ha proseguito - per Alitalia è Airberlin, compagnia attraverso la quale implementeremo i collegamenti da e per la Germania».
E c'è chi ipotizza anche un possibile "sbarco" a Ronchi dei Legionari, dove Lufthansa opera con tre voli quotidiani su Monaco di Baviera. Venezia, ancora, rimane l'hub privilegiato del Nordest italiano. Al Marco Polo è stato introdotto il volo diretto su Abu Dhabi, che, nel futuro, potrebbe essere raddoppiato.
Alitalia, come ha voluto ricordare il vicepresidente, James Hogan, è una compagnia nuova, una compagnia che guarda al profitto e che è lontana dalle influenza politiche di un tempo. Se, alla fine del 2015, i risultato di bilancio hanno registrato una riduzione di 381milioni di di euro nelle perdite, l'obiettivo, per il 2017, è quello di tornare finalmente all'utile.
Per il 2016 sono previsti 400 milioni di investimenti, 240 dei quali per l'ampliamento della flotta. Entro l'anno entrerà in servizio un nuovo Boeing 777-200ER per il lungo raggio, al quale si aggiungeranno un 777-3000 ed un Airbus A330 nel 2017, sempre per le lunghe destinazioni. Perchè Alitalia, che dal 1 maggio propone il nuovo volo Roma-Santiago del Cile e, rispettivamente, dal 16 giugno e dal 18 luglio, lancerà i voli per Città del Messico e Pechino, guarda proprio al mercato intercontinentale, specie quello del Nord America.
«Nell'agosto 2014 Alitalia era in fortissima difficoltà, l'accordo con Etihad è stato non importante ma decisivo per la sua sopravvivenza», ha detto il presidente Luca Cordero di Montezemolo, che ha sottolineato i passi avanti fatti in questi mesi . E dopo vent'anni ecco che arrivano le nuove divise per il personale di cabina e di terra. La nuova collezione presentata ieri si ispira al glamour degli anni Cinquanta e Sessanta, è stata firmata dallo stilista Ettore Bilotta.
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