Morde quattro persone Blade tolto ai padroni e trasferito nel canile

Blade è un esemplare di Akita americano di due anni e mezzo. È stato allontanato definitivamente dai suoi proprietari perché in poco più di un mese ha morso quattro persone. Un’ordinanza del sindaco Dipiazza dello scorso primo ottobre ha disposto, su indicazione dell’AsuiTs, che il cane venga portato in un canile convenzionato di Cormons, dove dallo scorso sabato è sistemato in un box. È diventato di proprietà del Comune di Trieste, ma chi lo ha accudito fino a pochi giorni fa non si arrende. «Blade fa parte della nostra famiglia, è il nostro principe, faremo di tutto per poterlo riportare a casa sua – sostiene il proprietario –. Siamo andati a trovarlo ma ci hanno impedito di lasciargli una coperta e dei giochi, ci hanno detto che il cane deve dimenticare la vita precedente. Nessuno sta pensando al bene dell’animale». Ora la famiglia che deteneva Blade ha deciso di affidarsi all’avvocato Paolo Codiglia, che nei prossimi giorni presenterà ricorso al Tar al fine di impugnare quella decisione e far ritornare il cane a casa. «Ci sono 60 giorni di tempo – anticipa Codiglia – ho già fatto richiesta di accesso agli atti e ora faremo una valutazione».
Ma andiamo per ordine. Il primo episodio che vede come protagonista Blade è dello scorso agosto. Era accaduto in via delle Torri. Il caso aveva trovato spazio anche sulla cronaca locale. La polizia locale era intervenuta perché l’Akita aveva morso al fianco un uomo di 68 anni. Agli inizi di settembre, Blade in via Galatti era toccata la stessa sorte a un passante di 62 anni. Dopo quell’episodio la polizia locale, valutando il cane come potenzialmente pericoloso e constatando che il proprietario e gli anziani genitori dimostravano di non saperlo gestire, aveva contattato il veterinario del canile sanitario per una valutazione che accelerasse l’imposizione dell’uso della museruola durante le uscite. Intanto, dopo quattro giorni dall’ultimo episodio, l’Akita, aveva morso più volte al gluteo e al braccio una donna di 58 anni. A quel punto è stato sottoposto ad una valutazione veterinaria da pare di AsuiTs. E proprio in via Orsera aveva morso al fianco anche un operatore tecnico del canile. A quel punto si è proceduto con il ricovero coatto, l’iscrizione nel registro dei cani morsicatori e l’imposizione della museruola. Il primo ottobre, infine, era arrivata l’ordinanza di confisca d’autorità.
Secondo Codiglia, alcuni aspetti stridono. «Come mai le prescrizioni ad usare la museruola, sottoscrivere una polizza verso terzi e l’acquisizione del patentino, sono arrivate solo dopo il quarto morso, malgrado il cane sia stato esaminato anche in precedenza dall’Azienda sanitaria?». Ci sono poi altri fattori che secondo il legale – che si sta facendo affiancare da una comportamentista – potrebbero aver contribuito al comportamento di quel cane che, in passato, non aveva manifestato simili atteggiamenti. «Il cane non stava bene – rivela – era sottoposto ad una pesante cura cortisonica che potrebbe aver inciso sul suo comportamento». –
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