Morì di freddo, a giudizio due infermiere

Dovranno rispondere di omicidio colposo per non aver vigilato sugli spostamenti di Norina Gobbi, deceduta fuori da Cattinara
Silvano Trieste 25/09/2014 Cattinara morte vicino alla Cappella
Silvano Trieste 25/09/2014 Cattinara morte vicino alla Cappella

Il caso. Tutto era accaduto durante una serata di pioggia e di bora. Si era trovata all’addiaccio, sul pianerottolo di una scala esterna di servizio dell’ospedale di Cattinara. Era morta così, il 23 settembre del 2014, Norina Gobbi. Aveva 84 anni. Quel giorno era andata a pregare nella cappella dell’ospedale e, nel tentativo di rientrare in reparto, aveva sbagliato porta, finendo appunto nell’area esterna. Le due infermiere che quel giorno erano in servizio nel reparto di clinica medica, dove Norina Gobbi era degente, sono state rinviate a giudizio dal gip Luigi Dainotti.

Le infermiere. Si chiamano Milka Zrnic, 49 anni, e Annamaria Fiorani, 36 anni. Sono difese dagli avvocati Piero Fornasaro e Daniela Lizzi. Quella sera, in cui Norina Gobbi si era allontanata per andare a pregare nella cappella, erano al lavoro. Sono accusate di omicidio colposo per non aver prestato la dovuta attenzione all'anziana paziente. Si sono sempre professate innocenti, perché fino a quella tragica circostanza ritenevano fosse impossibile seguire ogni paziente di quel reparto particolarmente affollato. Poi l’organizzazione è stata migliorata, purtroppo solo dopo la morte di Norina.

Foto BRUNI Trieste 09 02 2011 Volodymyr Babynets,il camionista ucraiono arrestato-il GIP Dainotti
Foto BRUNI Trieste 09 02 2011 Volodymyr Babynets,il camionista ucraiono arrestato-il GIP Dainotti

Il Gip. La decisione del gip Dainotti di rinviare a giudizio le due infermiere fa seguito a una pronuncia della Corte di Cassazione, che ha annullato il precedente proscioglimento pronunciato dal gip Laura Barresi. Il pm Federico Frezza aveva impugnato la sentenza e quindi la Cassazione ha rimandato la decisione a un altro giudice. Che appunto ha disposto il rinvio a giudizio delle due infermiere. L’udienza dibattimentale è stata fissata per il prossimo 22 settembre. «Si è trattato - ha commentato il difensore di Milka Zrnic, l’avvocato Piero Fornasaro - di un rinvio a giudizio che aggiunge vittima a vittima».

Foto Bruni 01.12.14 Coop Operaie: riunione del Tribunale fallimentare-il PM Frezza e avv. Consoli a dx
Foto Bruni 01.12.14 Coop Operaie: riunione del Tribunale fallimentare-il PM Frezza e avv. Consoli a dx

La storia. Come già ricordato, la tragica fine di Norina Gobbi era avvenuta durante un violento temporale, con la bora che soffiava intensamente. Per oltre otto ore l’anziana era rimasta su quell’area - che non è a uso pubblico - esposta al vento e alla pioggia.Tutti l’avevano cercata, ma nessuno l’aveva trovata. Eppure quella porta era sotto gli occhi di tutti. Bastava aprirla e guardarsi attorno. Perché Norina Gobbi era lì, riversa su un pianerottolo metallico. Il mattino dopo, casualmente, era stato trovato il cadavere riverso sulla pavimentazione metallica. La struttura esterna, cui si accede utilizzando una porta antincendio, è adiacente alla cappella al quinto piano dell'ospedale. È un luogo di fuga in caso d’incendio, non certo un passaggio.

Resta fuori dalla porta, muore a Cattinara
L'ingresso alla cappella al quinto piano dell'ospedale di Cattinara (Silvano)

Quella porta poi non era allarmata. Secondo la ricostruzione degli investigatori della Squadra mobile, l’anziana era uscita dalla cappella, utilizzando la porta che si apre dall'interno con un maniglione antipanico: insomma, aveva fatto confusione con la porta che dà sul corridoio interno dell’ospedale. Aveva sbagliato anche perché ci vedeva poco. L’anziana donna era in ciabatte e vestaglia. Ma soprattutto era in precarie condizioni di salute: quando la porta col maniglione antipanico si era richiusa con un clik lasciando all'aperto, aveva cercato invano di riaprirla. Ma all’esterno della porta non c’era la maniglia. Sicuramente aveva urlato, ma nessuno aveva potuto sentire le sue invocazioni. Poi non ce l’ha più fatta e si è abbandonata esanime sul pavimento.

Trieste, morta di freddo: infermiere scagionate
L'ospedale di Cattinara

Norina Gobbi si era presentata al pronto soccorso di Cattinara lunedì 20 settembre 2014 per una serie di patologie connesse alla sua età avanzata. Ne era stato subito disposto il ricovero nel reparto di Clinica medica, che si trova al sesto piano, per una serie di accertamenti diagnostici. La prassi consueta: erano stati effettuati i prelievi e i controlli di routine e le era stata praticata la terapia prescritta dai medici, che in precedenza l'avevano visitata. Attorno alle 18, la paziente aveva cenato. Dopo il pasto era rimasta a letto. Ogni tanto una delle due infermiere accusate passava a dare un’occhiata. Insomma, tutto normale. L’allarme era scattato attorno alle 23.30, quando le due infermiere si erano improvvisamente accorte che il letto della donna era vuoto. La paziente era improvvisamente sparita. Un’infermiera l’aveva aspettata qualche minuto. Poi l’aveva cercata invano in bagno. La donna era uscita - così avevano poi appurato gli investigatori della Squadra mobile - dalla porta principale del reparto. Sotto gli occhi di tutti. Tranquilla era scesa per le scale e si era diretta verso la cappella al quinto piano. Era andata per pregare, perché quella era una data particolare, nella quale si commemorava una persona a lei cara.

Il medico legale Fulvio Costantinides aveva scritto: «ipotermia acuta in un vero e proprio letale assideramento». Disperati i famigliari: «Fatti simili non possono accadere. È inaccettabile che una paziente esca e muoia di freddo».

 

Riproduzione riservata © Il Piccolo