Morta a 54 anni la soprano Marlena Bonezzi

Si è spenta all'età di 54 anni, sopraffatta da un male incurabile che da tempo la affliggeva, la nota cantante lirica Marlena Bonezzi, corista alla Scala di Milano. È spirata serenamente, fa sapere la famiglia, domenica verso le 22.30, nel letto di casa, circondata dall'affetto e dalle premure dei suoi cari. Lascia il marito Diego Furlan, mamma Laura e papà Tazio, il fratello Stefano, la cognata Roberta e la nipotina Alice. I funerali si terranno giovedì a Monfalcone alle 12 nella cappella del cimitero di via 24 Maggio. Da quattro mesi Marlena Bonezzi era tornata a da Milano a Monfalcone, sua città natale, alla quale restava molto legata nonostante l'avesse lasciata trent'anni prima per intraprendere la carriera da soprano. Qui è stata fino all'ultimo assistita dalla madre, Laura Borselli, conosciuta in città perché fu titolare dell'“L'oggetto”, il negozio di articoli da regalo in centro. Nata il 24 febbraio del 1958 la cantante lirica monfalconese aveva iniziato la sua carriera alla fine dagli anni '70. Diplomata al Conservatorio di Torino e vincitrice di concorsi al Teatro Verdi di Trieste e La Scala di Milano, si era perfeziona nel repertorio operistico, in musica da camera e liederistica, prima con Elio Battaglia e poi ai corsi del Mozarteum di Salisburgo con Alessandra Althoff. Insegnante che questo sabato, proprio nella città austriaca e nell'ambito della conclusione dei corsi di canto, le dedicherà un intero concerto. In qualità di solista Marlena Bonezzi partecipò alla rappresentazione “Mass” di Bernstein allo Smeraldo di Milano e in vari piccoli ruoli alla Scala in opere dirette da Riccardo Muti e da altri direttori. Collaborò anche con l’Arena di Verona, il Regio di Torino e la Rai di Milano e di Torino.
Assieme a Tonino Debernardi, poi, lavorò in qualità di cantante dalla fine degli anni '80, partecipando prima al festival del cinema di Taormina e quindi a quello di Venezia, in occasione della proiezione del film in concorso "Appassionate". Nella sua carriera di cantante, fanno sapere i familiari, Marlena Bonezzi «ottenne sempre i suoi risultati lottandocon tenacia e passione anche per i diritti degli altri, affrontando e superando difficoltà che a volte sembravano insormontabili». Il suo ultimo impegno nel sociale fu quello di dedicarsi, in qualità di cantante e collaboratrice alla regia, al progetto “incarcer-ARTI”, teso a migliorare attraverso le espressioni artistiche la vita dei detenuti all'interno degli istituti giudiziari. Ai funerali di giovedì hanno già dato l'adesione diversi colleghi della Scala. La famiglia si sente di dover dire «grazie a Marlena per tutto ciò che ha fatto e ha rappresentato per noi». Non fiori ma opere di bene indirizzate all'associazione Spyraglio di Monfalcone, che offre assistenza domiciliare ai malati neoplastici e sostegno psico-sociale anche alle loro familgie.
Tiziana Carpinelli
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