Morto il maestro di tango a 20 giorni dall’incidente

di Elena Placitelli
CERVIGNANO
Carlos Guadalupe non ce l’ha fatta. Il noto maestro di tango è deceduto domenica mattina all’ospedale Cattinara di Trieste, in seguito ad un incidente nel quale era rimasto coinvolto, il 3 gennaio scorso ad Aquileia, insieme alla sua compagna Daniela Balbi. Il ballerino, di origini argentine e residente a Cervignano, molto conosciuto fra gli amanti del tango, ha lottato 20 giorni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale triestino. Rimasto a lungo vigile, qualche giorno fa le sue condizioni di salute sono improvvisamente peggiorate. L’uomo, a bordo di una Citroen Megan finita non si sa come contro un platano, aveva riportato un gravissimo trauma cranico.
Al momento dell’incidente, avvenuto di mattina quando la coppia tornava da Grado e stava per entrare nell’abitato di Aquileia, guidava la sua compagna di vita e di ballo, Daniela. Da quel giorno la donna, 36 anni, resta ricoverata nell’ospedale di Udine: sebbene ancora in coma, è uscita dal reparto di Terapia intensiva e al momento sembrerebbe fuori pericolo di vita.
Non è andata così, invece, per Carlos Guadalupe, che qualche giorno fa è piombato in coma profondo e l’altro ieri, intorno a mezzogiorno, si è spento all’età di 51 anni. Per volontà della famiglia, una lunga operazione ha poi permesso di espiantare gli organi per la donazione. A darne notizia il figlio Federico, studente universitario di 23 anni, che abita a Tapogliano con la madre, Annamaria Galimberti, ex moglie di Carlos e da un anno medico di base a Cervignano. «Sebbene per noi sia una tragedia molto pesante – commenta il figlio Federico -, mio padre aveva una filosofia positiva della vita. Lui sorrideva sempre, così in questo momento non possiamo che accompagnarlo con il suo modo di essere. Mio padre ha fatto tutto ciò che voleva nella vita. Per questo, anche se i suoi sacrifici gli sono costati molto, non possiamo che essere felici per lui». Carlos “il maestro” era nato in Argentina, nel quartiere di Barracas a Bueonos Aires ed era approdato in Italia nel 1991 con la sua famiglia. Con la moglie Annamaria e il figlio era andato ad abitare a Tapogliano. Lavorava al casello autostradale di Palmanova, ma il tango era la sua vera passione, tramandata dal padre e che dopo la separazione aveva condiviso con la sua compagna Daniela. La coppia di ballerini era molto apprezzata. Lo dimostrano i 279 amici che subito dopo l’incidente hanno dato vita al gruppo di Facebook “Aiutiamo Daniela e Carlos con la nostra energia”, affidando al social network mille messaggi di affetto e sostegno per i due ballerini. «Ringraziamo tutte le persone che ci sono state vicine in modo così esemplare – commenta il figlio –, oltre ai medici intervenuti con l’elisoccorso e del reparto di Rianimazione di Cattinara». Ancora da fissare la data dei funerali, che si terranno nella chiesa principale di Tapogliano. Poi la salma verrà cremata.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo