Muggia, il gruppo Lucchini non molla sulla centrale

di Riccardo Tosques
MUGGIA
Il Comune di Muggia non vuole la centrale termoelettrica. Ma il gruppo Lucchini non molla. Torna d’attualità anche nella cittadina rivierasca il progetto della centrale da 400MW che la gruppo Lucchini intende realizzare nell’area ex Esso, a poca distanza dal termovalorizzatore di AcegasAps. «La centrale è legata strettamente alla realizzazione del rigassificatore e quindi non la vogliamo», ha motivato più volte (all’unanimità) il Consiglio comunale muggesano.
L’ultima volta era stato un anno fa esprimendo parere negativo sulla documentazione, fornita da Lucchini Energia, per la valutazione d'impatto ambientale. In questi giorni però il responsabile del Servizio Ambiente e Sviluppo Energetico Paolo Lusin ha evidenziato la possibilità di visionare la documentazione integrativa spontanea relativa all'istanza per l'ottenimento della pronuncia di compatibilità ambientale, ossia l’informazione sul procedimento di Via di competenza ministeriale relativo alla centrale. L’area individuata per realizzare la centrale, che complessivamente dovrebbe occupare 30mila metri quadri, è inserita in quella denominata ex Esso, nel porto industriale, accanto al termovalorizzatore, prospiciente il canale di Zaule, in corrispondenza della cosiddetta “ex discarica di via Errera”. Parte della zona interessata al progetto è attualmente assegnata in concessione al Comune di Trieste dall’Autorità portuale. L’area restante sarà strappata al mare, attraverso la realizzazione di una cassa di colmata. La zona prevista per l’intervento rientra nel Sito inquinato di interesse nazionale. Di conseguenza, prima di iniziare qualsiasi opera edilizia, l’area dovrà essere sottoposta alle lunghe e costose procedure per il risanamento ambientale: caratterizzazione del terreno, per conoscere numero e quantità degli inquinanti, messa in sicurezza, e bonifica. Il tutto, secondo procedure che devono essere approvate dal ministero dell’Ambiente. Il documento di integrazioni volontarie allo studio d’impatto ambientale e alla domanda allegata all’istanza di Aia redatto dalla Società d’ingegneria Medea Development Sa – come evidenziano gli uffici comunali muggesani – potranno essere visionati previo accordo con l’ufficio in via Roma 22. Dunque, oltre al Comune di Trieste sul cui territorio è prevista la collocazione dell’opera, la Direzione Centrale Ambiente e Lavori pubblici della Regione ha ritenuto di acquisire anche il parere del Comune di Muggia interessato dagli impatti della sua attuazione. A breve dunque il nuovo Consiglio comunale sarà tenuto ad esprimersi con apposito atto consiliare.
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