Muggia: non ha l’acqua per pulire la pipì del cane, i vigili lo multano

Punito perché il suo Bacco alza la zampaì in un’aiuola. «Ero senza bottiglietta per il lavaggio. Ma ho un labrador, servirebbe una tanica...»
Bacco, il labrador protagonista della pipì costata una multa al suo proprietario
Bacco, il labrador protagonista della pipì costata una multa al suo proprietario

MUGGIA. «Pensavo fossero turisti in cerca di informazioni, invece erano due vigili urbani: mi hanno multato perché stavo facendo fare pipì al mio cane in un’aiuola». La regola made in Muggia della bottiglietta d’acqua ha colpito (ancora). Chiedere a Cristian Dellavalle, classe 1982, muggesano, sanzionato dalla Polizia locale del suo Comune. Inequivocabile la dichiarazione rilasciata dal “trasgressore” sul verbale redatto dai vigili: «È una stronzata». E Muggia torna a dividersi sulla questione delle deiezioni canine.

Muggia, nuova segnaletica contro le deiezioni
La nuova segnaletica contro le deiezioni canine

La vicenda. Sono le 7.30 di mercoledì 8 luglio. Cristian Dellavalle, 33 anni, residente a Borgo San Cristoforo, decide di portare fuori Bacco, il bel labrador di dieci anni che condivide assieme alla fidanzata Elisa. Attraversata la strada provinciale, Cristian e Bacco giungono sul lungomare Venezia. Ad un certo punto vengono avvicinati da due persone che chiedono a Dellavalle se è di Muggia.

Il 33enne risponde di sì, attendendo che la coppia faccia qualche richiesta di informazioni: sembrano in piena regola due turisti. «Invece erano dei vigili urbani, in borghese, che hanno contestato il fatto che stessi facendo fare pipì al mio cane in un’aiuola invece che utilizzare una bottiglietta d’acqua: ho controbattuto spiegando che non ero in centro storico e che la pipì era in un’area verde», racconta ancora arrabbiato Dellavalle. I vigili non hanno battuto ciglio applicando la regola vigente: inevitabile dunque la sanzione – fortunatamente di soli 20 euro – in quello che però ha tutto l’amaro retrogusto di un agguato bello e buono.

Il verbale dei vigili con la “dichiarazione" del proprietario del cane: «È una stronzata»
Il verbale dei vigili con la “dichiarazione" del proprietario del cane: «È una stronzata»

Dallo scorso anno a Muggia vige infatti una norma inserita nel “Regolamento per il benessere e la tutela degli animali” che prevede che in ogni giorno dell’anno i padroni dei cani che portano a sgambare i propri amici quattrozampe debbano avere con sé una bottiglietta d’acqua. L’articolo 27 recita chiaro: «I proprietari o detentori di animali hanno l’obbligo di raccogliere gli escrementi prodotti dagli stessi sul suolo pubblico dell’interno territorio del Comune di Muggia, in modo da mantenere e preservare lo stato di igiene e decoro del seguito. I proprietari o detentori di animali devono essere sempre forniti, in aree pubbliche o di uso pubblico, di una bottiglia dell’acqua per il lavaggio immediato delle deiezioni liquide degli animali in loro custodia».

Dellavalle è stato sanzionato proprio perché «sprovvisto della bottiglietta per il lavaggio delle deiezione liquide». Ancora adesso, però, il muggesano non è d’accordo: «Partendo dal fatto che per un labrador una bottiglietta non basta, e per chi ha un cane di taglia ancora più grossa ci vorrebbe una tanica, ritengo che versare l’acqua sulla pipì allarghi ancora di più la deiezione. Invece fare la pipì in un’aiuola è più congeniale». E a chi utilizza come wc canino il centro storico? «Lì ci vuole l’intelligenza del padrone che non deve abituare il cane a fare la pipì in centro – spiega Dellavalle - . Ripeto, l’acqua non risolve il problema degli odori, ma qui a Muggia oramai stanno facendo di tutto contro i cani».

Cristian Dellavalle con il suo labrador
Cristian Dellavalle con il suo labrador

Strenuo difensore della bottiglietta d’acqua, Stefano Decolle, assessore alla Polizia Locale di Muggia, non ha potuto esimersi dal controbattere: «Una regola si può criticare ma va rispettata. La regola è stata introdotta in seguito ai problemi legati ai cattivi odori in centro storico, ma non solo. Sia chiaro, la nostra amministrazione non ce l’ha affatto con i cani, anzi. Desideriamo implementare la convivenza civile tra i cani e le persone, ma ci vuole più attenzione da parte dei padroni. E la bottiglietta d’acqua che abbiamo deciso di introdurre nel regolamento è uno strumento che serve a far rispettare tutto ciò».

Ma la presenza delle deiezioni canine, soprattutto quelle solide, rimane ancora critica. Viale XXV Aprile, via D’Annunzio, Porto San Rocco sono spesso in balia dei cani i cui proprietari non solo non sono muniti della bottiglietta, ma non utilizzano nemmeno i classici paletta e sacchetto. A dimostrazione che la battaglia verso il senso civico rimane aperta.

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