Muggia piange il fondatore della pasticceria Ulcigrai

Giovanni aveva anche dato grande impulso al Circolo velico e creato un mini zoo. Il sindaco: «Se ne va un pezzo di storia». Lunedì alle 10 i funerali in Duomo
Giovanni Ulcigrai con il figlio Guido nel laboratorio
Giovanni Ulcigrai con il figlio Guido nel laboratorio

MUGGIA. Se ne va un pezzo di storia muggesana. Si è spento martedì, a 76 anni, Giovanni, per gli amici Nino, Ulcigrai, fondatore dell’omonima e conosciutissima pasticceria alle Noghere, presidente per tre mandati del Circolo della Vela e “deus ex machina” del mini zoo che dal 2012 attira molti visitatori, soprattutto bambini, e dove in questi anni intere scolaresche hanno lasciato teneri messaggi e dediche scritte col cuore.

A Muggia era un’istituzione. «La città - rileva il sindaco Nerio Nesladek - piange un cittadino importante a cui tutta la comunità ha voluto bene, sia per i meriti imprenditoriali che sportivi, e soprattutto per le doti umane. Ricordiamo il suo amore per i bambini concretizzato con la realizzazione del mini zoo».

La vita di Ulcigrai è stata spesa a regalare dolcezze. In laboratorio prima e per mezzo dei suoi animaletti poi. «Lo zoo era la sua passione - ricorda la figlia Evelin -. Ci aveva confidato che gli sarebbe piaciuto essere ricordato come un amante degli animali».

Ma quella per i piccoli amici non era la sua unica passione. «È stato a lungo presidente delCircolo della Vela, di cui era socio onorario. A lui si deve la realizzazione della nuova sede a mare», rivela il figlio Guido, che con il padre condivideva l’amore per il mare. «Assieme - prosegue - siamo stati tra i primi soci a compiere la Rimini-Corfù: un’esperienza bellissima. Ha partecipato a quasi tutte le edizioni della Barcolana: quando si iscriveva, suonavano sempre la campana».

«Identifico il circolo con lui. Senza Nino non saremmo ciò che siamo - osserva il presidente, Dario Motz -. Ha dato vita alla Coppa Primavera e alla Muggia-Portorose-Muggia, ha portato idee e voglia di fare, e trasmesso la passione a figli e nipoti. Gli Ulcigrai sono sui campi di regata da tre generazioni».

La storia della pasticceria artigianale comincia a Isola d’Istria nel 1886. «L’iniziatrice - amava ripetere Giovanni - è stata la mia bisnonna, “Meneghina”, che ha tramandato il mestiere a nonna e a papà. Poi la mia famiglia è arrivata a Trieste nel ’55, dove ha gestito il panificio in via Giulia fino al 2000, prima di trasferirsi nell’attuale sede, ma una linea di produzione era attiva alle Noghere già dall’86».

Anche se da alcuni anni non poteva più esercitare, e l’attività era stata presa in mano dai figli, Giovanni era sempre presente. «Riparava le macchine - prosegue il figlio - realizzava casette per gli animali, modellini di barche telecomandate e varie creazioni di cioccolato. Tra queste, ricordava con orgoglio una Tour Eiffel e una torta nuziale con una riproduzione della Lanterna per due sposi appassionati di vela».

Da poco allo spaccio aziendale è aperto un bar. «È nato - riprende Evelin - per offrire un servizio in più ai tanti che vengono per lo zoo: gruppi e anche disabili per la tep therapy. Lo manterremo attivo, in sua memoria: se ne occuperanno mio zio, che già accudiva gli animali assieme a lui e a un amico, e alcune volontarie».

«Era un uomo eccezionale, un maestro di vita - concludono i figli -. Ha affrontato la malattia con grande dignità e carattere. Non vorrebbe celebrazioni e tristezza: sempre positivo, ha superato tutte le difficoltà con il sorriso e forza d’animo».

I funerali di Giovanni Ulcigrai si terranno lunedì, alle 10, nel duomo: per sua volontà, l’officiante sarà lo stesso che ha celebrato di recente la Messa per i 50 anni di matrimonio.

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