Muggia, tuffi proibiti sul lungomare Venezia

Divieto di balneazione per motivi igienico-sanitari a Muggia: valori di Escherichia coli oltre i limiti. Si attendono i nuovi dati
Il Lungomare Venezia a Muggia gremito di gente in una foto di archivio
Il Lungomare Venezia a Muggia gremito di gente in una foto di archivio

MUGGIA. Divieto di balneazione temporanea per motivi igienico-sanitari nelle acque antistanti il Bagno Muggesano-Lungomare Venezia. Questo l’oggetto dell’ordinanza firmata dal sindaco di Muggia, Laura Marzi, un atto necessario in seguito alla comunicazione giunta dall’Arpa Fvg che ha evidenziato come nel campione prelevato il 14 giugno scorso sia stato superato il valore limite di 500 ufc/100ml relativamente al parametro Escherichia coli. Da qui l’'obbligo del divieto di balneazione.

L’Escherichia coli è uno dei principali batteri che vivono nella parte inferiore dell’intestino di animali a sangue caldo, tra cui anche l’uomo. Sono batteri considerati necessari per la digestione corretta del cibo. La sua presenza nei corpi idrici segnala condizioni di fecalizzazione ed è a tutti gli effetti il principale indicatore di contaminazione fecale, insieme agli enterococchi.

«I coli batteri sono stati misurati dopo una pioggia abbondante che ha provocato lo sversamento delle tubature di scarico: sappiamo che l’Arpa ha fatto delle nuove misurazioni e forse già domani l’ordinanza verrà revocata e la balneazione tornerà ad essere in vigore regolarmente».

Muggia amplia l’offerta delle spiagge aperte a Fido

Come si evince dall’ordinanza redatta dal Servizio di ecologia ambientale, prevenzione e protezione del Comune di Muggia, la polizia locale è incaricata per quanto di competenza di «controllare il rispetto della presente ordinanza» ed è fatto «obbligo alla cittadinanza di osservare la presente ordinanza. In caso di inottemperanza si provvederà ai sensi di legge».

La presenza di batteri intestinali in eccesso nelle acque muggesane non è una novità assoluta. Anzi. Già la scorsa estate Goletta Verde aveva evidenziato l’analisi relativa a parametri microbiologici, legata alla concentrazione di enterococchi intestinali e, appunto, escherichia coli, e chimico-fisici delle acque lo sbocco del canale di via Battisti definito fortemente inquinato con valori oltre il doppio dei limiti di legge.

La presenza di Escherichia coli aveva superato il limite di legge anche nel luglio del 2013 tanto da provocare un divieto di «immissione al consumo umano diretto» e obbligo di depurazione dei molluschi bivalvi vivi estratte dalle acque della zona che va da Punta Olmi al confine di Stato.

L’allora vicesindaco Marzi aveva spiegato che l’eccesso di escherichia era in realtà «una situazione frequente durante la stagione estiva dovuta al riscaldamento delle acque che creano delle correnti che portano i prodotti delle fognature verso gli allevamenti di cozze. Da qui le cozze filtrano e accumulano il prodotto».

Resta ora da apprendere quali saranno i risultati emersi dall’ultimo controllo effettuato da parte dell'Arpa. In Comune vige un certo ottimismo. Forse già domani vi sarà l’atteso responso.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo