Arriva il tendone al Muja Buskers Festival: il centro di Muggia si trasforma in circo
Da mercoledì a domenica il programma prevede eventi con artisti di strada da tutta Europa

Periodo di chapiteau a Trieste e a Muggia: così, dopo quello bianco e imponente del Cinque du Soleil che sta spopolando in Porto Vecchio a Trieste, Muggia risponde con il tendone del Muja Buskers Festival, la cinque giorni di circo contemporaneo e teatro di strada, giunta quest’anno alla nona edizione e che torna puntuale anche quest’anno, da mercoledì, giorno dell’inaugurazione, fino a domenica.
Il Muja Buskers – che dal 2017 ha accolto oltre 60 mila persone – ripropone anche quest’estate quella sorta di grande marea artistica che, partendo da piazzale Alto Adriatico, invade progressivamente le altre location del festival in direzione del centro storico di Muggia: parliamo di piazza Marconi, piazzale Caliterna, le calli della cittadina istroveneta, ma anche i giardini della Biblioteca, il circolo della vela e il palco del Teatro Verdi, che ritorna palcoscenico dei buskers dopo un periodo di stop. Ma sarà sempre lo chapiteau, allestito in piazzale Alto Adriatico, il fulcro, anche stilistico, della festa, dove andranno in scena gli spettacoli capaci di richiamare centinaia di spettatori ogni sera. “Tienimi che ti Tengo” a cura di Circo in Rotta, “Eccezione N°23” dei MagdaClan e “Materico” dei FourHands Circus sono gli show per i quali è previsto un biglietto di ingresso e per i quali l’organizzazione consiglia la prenotazione, in quanto i posti a sedere all’interno dello tendone sono limitati.
Tutti gli altri spettacoli sono ad ingresso libero e consultabili al sito www.mujabusker.com.
Sotto la direzione artistica di Riccardo Strano, la nona edizione propone un programma pensato per tutte le generazioni attraverso il linguaggio universale dell’arte di strada. «Il Muja Buskers – afferma Strano – è un’onda che si prepara a lungo prima di arrivare, nasce da lontano e quando raggiunge Muggia trasforma la città in un tempo sospeso, un luogo di meraviglia collettiva in cui il circo contemporaneo non arriva solo per stupire, ma per creare legami autentici tra artisti, cittadinanza e territorio».
«In questa edizione 2025 – prosegue – si intrecciano corpi, linguaggi, provenienze e visioni, portando in scena chi ha qualcosa da raccontare che riguarda tutti noi. Uno spazio importante è dedicato agli sguardi delle artiste, a quelle creazioni nate da mani e occhi femminili che portano sulla scena visioni coraggiose, ironie pungenti, acrobazie che sfidano le aspettative culturali. Continuano gli spettacoli creati appositamente per il festival che prendono vita nel dialogo tra generazioni in un rischio condiviso. Il Muja Buskers è un luogo in cui giovani artisti incontrano maestri, dove il sapere si trasmette non per teoria, ma per immersione: si impara stando dentro i flussi artistici, sentendone il ritmo delle onde del mare».
«Vogliamo creare ponti tra realtà di cittadinanza attiva e un dialogo senza confini – aggiunge Anna Zecchini, presidente dell’associazione Sparpagliati, realtà che organizza l’evento – insieme all’incredibile motore del volontariato fatto di persone convinte dell’importanza di vivere la città, riappropriarsi dello spazio pubblico prendendosene cura e rendendo la cultura fruibile a tutta la cittadinanza».
La nona edizione del Muja Buskers Festival è possibile grazie al sostegno del ministero della Cultura, della Regione Giulia, di PromoTurismo Fvg, #IoSonoFvg e del Comune di Muggia. —
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