Musei senza confini da Trieste a Pirano

Chi acquista un biglietto per una delle strutture coinvolte può, con un euro in più, visitare anche le altre
Il castello di Miramare
Il castello di Miramare

La cultura e l'arte che si fanno strumento per la costruzione dell'Europa del futuro, nella quale non ci saranno confini, ma tutto sarà condiviso.

È questo il significato della convenzione sottoscritta ieri fra il museo storico del Castello di Miramare e i Civici musei della città, da parte triestina, e i Musei del mare di Pirano e regionale di Capodistria, per quanto concerne il versante sloveno. L’accordo prevede un piccolo vantaggio economico per i visitatori: chi acquisterà il biglietto per uno dei musei coinvolti, in uno dei due Paesi, con l’aggiunta di un euro potrà visitarne uno nel Paese vicino. Ma molto più importante è il significato simbolico.

«Questa iniziativa é rilevante – ha detto Maria Masau Dan, direttrice dei Civici musei di Trieste - perché accomuna gli amanti dei musei e abbatte il confine. Il testo – ha aggiunto – è stato delineato dai colleghi sloveni e l'abbiamo subito recepito. Nella sostanza, si tratta di un percorso europeo che favorisce l'intreccio delle culture e, per la prima volta, ci permette di mettere in rete il castello di Miramare. Quella di oggi la considero una data storica».

Luka Juri, direttore del Museo regionale di Capodistria, si è espresso così: «Siamo arrivati a questo traguardo dopo mesi, perché era necessario superare numerose difficoltà burocratiche. Ma il messaggio é fondamentale, in quanto certifica che i beni cultuali di queste terre non hanno confini e rappresentano uno spunto per beneficiare, tutti assieme, delle opere contenute nei musei che rientrano nell'accordo. Cominciamo a costruire un nuovo futuro per i nostri due Paesi – ha proseguito - basato sull'arte e la cultura. Non é importante chi é il proprietario delle opere, ma il metterle a disposizione».

Franco Juri, direttore del Museo del mare di Pirano, ha ricordato che «l’iniziativa é sostenuta dal competente ministero di Lubiana e speriamo possa essere un esempio. Dobbiamo guardare con questa mentalità al domani dell'Europa – ha continuato – perché la cultura é patrimonio universale dell'umanità».

«Mi piace sottolineare il significato simbolico di questa convenzione – ha detto Luca Caburlotto, Soprintendente per i beni storici – perché così la cultura diventa elemento trainante per lo sviluppo dell'amicizia fra i popoli». Rossella Fabiani, direttrice del castello di Miramare, ha colto l’occasione per sottolineare che «nei primi 6 mesi di quest’anno a Miramare sono arrivati ben 129mila visitatori. Erano stati 122mila nello stesso periodo del 2013 perciò la previsione, su proiezione annua, è di un aumento di più del 10 per cento».

Nicola Bressi, direttore dei Civici musei scientifici, ha confermato che «gran parte dei musei civici vantano una crescita di visitatori in linea con quella di Miramare. Eccezione positiva va fatta per quello di Storia naturale – ha continuato – che esprime numeri ancora più incoraggianti. La nostra area – ha concluso - diventa ora territorio di grande valenza cultuale internazionale».

 

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