Dal bastone alla friggitrice: così i triestini riciclano i regali non graditi

Anche borracce e trolley tra doppioni e oggetti non graditi o di taglie sbagliate. Dopo Natale sui siti e sulle app chi vende e compra spera di fare un affare

Micol Brusaferro
In media un regalo di Natale su due viene riciclato (Foto Lasorte)
In media un regalo di Natale su due viene riciclato (Foto Lasorte)

Da qualche anno ormai è una prassi anche per tanti triestini: conclusi i cenoni e i pranzi di Natale scatta la corsa al riciclo del regalo non gradito, da pubblicare online. Un modo per liberarsi in tempi brevi dei doni che non sono piaciuti, senza farlo sapere a chi quel presente l’ha consegnato, grazie a siti, app e servizi sui social network che consentono, in forma anonima o con pseudonimi, di rimettere sul mercato il pacco indesiderato.

E dopo poche ore dal Natale, anche quest’anno c’è chi ha cercato di piazzare un po’ di tutto: elettrodomestici, abbigliamento, beni tecnologici, giocattoli, attrezzature sportive e tanto altro ancora. Oggetti che non si vogliono cambiare, magari per non offendere chi con quel pensiero pensava di aver azzeccato il regalo giusto.

Per tentare la vendita ci sono siti molto popolari, come Subito.it o eBay, applicazioni da utilizzare con pochi passaggi dallo smartphone, come Vinted o Wallapop, ma è possibile anche accedere a Facebook e pubblicare un annuncio su Marketplace, una sorta di mercato virtuale, senza dimenticare i tanti gruppi social dedicati alle compravendite. Ovunque è possibile tentare di inserire online qualcosa, senza per forza indicare il proprio nome e cognome.

I triestini anche quest’anno si sono scatenati, con avvisi apparsi già il 25 dicembre, poco dopo aver scartato il dono trovato sotto l’albero, o durante la giornata di Santo Stefano. Qualcuno precisa nella descrizione che si tratta di un regalo non gradito, doppio o con taglia sbagliata. Ecco spuntare, ad esempio, l’annuncio a Trieste per la vendita di bastoni da passeggio, dove si indica chiaramente che sono «doppi regali». Stessa cosa successa a un orsacchiotto «mai utilizzato», si legge, «per doppio regalo». Destino uguale anche per diverse borracce termiche e un trolley.

Quest’anno, tra gli elettrodomestici più gettonati per i regali ci sono state le friggitrici ad aria, evidentemente non gradite da tutti visto che sono spesso finite nel vortice del riciclo. Capitano anche taglie sbagliate di maglioni, giacche o giubbotti, o numeri errati per scarpe e stivali.

Allargando la ricerca a tutto il Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine c’è chi ha proposto una flagranza di un noto marchio, scrivendo esplicitamente, «regalo non gradito». Non è stato apprezzato dal destinatario anche un orologio sportivo, sempre in Friuli, dove si legge: «Mi è stato regalato, ma non è di mio gradimento».

A Gorizia è finito online un piumino nuovo con tanto di cartellino: («Mai usato ancora con le etichette applicate, vendo per regalo di Natale non gradito»). Guardando social, app e web su scala nazionale, dal giorno di Natale ci sono tanti videogiochi, decorazioni per la casa, giochi ancora imballati e un tripudio di abbigliamento, compresi regali molto costosi, come computer, consolle, borse e abiti di marca, orologi e bracciali. E se per chi vende si tratta di un modo come un altro per sbarazzarsi di oggetti non apprezzati, spesso per chi compra c’è la convenienza di acquistare pezzi nuovi, ad un prezzo inferiore.

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