Natissa, argine eroso e barche a rischio

L’argine destro, uscendo da Aquileia, del Fiume Natissa, specialmente nella zona che confina con la laguna di Grado dove sfocia, sta diventando sempre più sottile. L’erosione, con uno spessore dell’argine ormai molto ridotto, è evidente. «Una piena come quella del 2009 accompagnata dallo scirocco che ha causato la rottura dell’argine Anfora – dice Maurizio Sverzut presidente dell’Associazione Nautisette – causerebbe la rottura dell’argine della sponda destra del Natissa con il conseguente allagamento di tutta la Quarta Partita, Durida e Panigai, come è accaduto durante l’alluvione del 1966». Le cause di questa pericolosa situazione sono, sempre a detta di Sverzut, la scarsissima, se non nulla, manutenzione effettuata negli ultimi trent’anni, in minima parte il moto ondoso provocato dal passaggio delle imbarcazioni e a contribuire ci sono anche (un fenomeno recente) le nutrie che perforano letteralmente gli argini in più punti. «Non vorrei mai – afferma ancora il presidente di Nautisette - che dopo le notizie sulla catastrofe nel Messinese, e su quella della Cinque Terre e di Genova, il prossimo titolo sui giornali sia : Il Natissa rompe gli argini, Aquileia sott’acqua…». L’erosione interessa in realtà tutti i 5 chilometri di sponda destra del fiume che va dal centro di Aquileia fino alla laguna di Grado. L’argine opposto è invece ben consolidato in quanto a tenuta idraulica poiché è stato oggetto di un recente lavoro di ristrutturazione consistente nel rimodellamento dei corpi arginali, dell’area golenale e nella infissione di una serie di pali di larice per il contenimento delle golena stessa. (an.bo.)
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