Negozi: chiude la merceria Ettore&Mariella icona di Panzano

Dopo 62 anni di attività ininterrotta il quartiere perde la storica rivendita di vestiario, cartoleria e libri di scuola



Per 62 anni si è popolata di storie di carta, inchiostro, bottoni, ma soprattutto di vicende umane la merceria Ettore e Mariella al civico 135 di via Callisto Cosulich. Una bottega che non è mai stata soltanto un semplice negozio, ma di fatto l’ombelico di Panzano. Dove il tempo si fermava sospeso tra il profumo dei quaderni e la morbidezza della lana cotta per il patchwork e dove poteva capitare di entrare con il muso lungo per una giornata storta, ma di uscire lasciandosi sempre alle spalle una risata, scatenata dalle fulminanti battute del titolare Ete, anima della Cantada e del rione operaio. Un personaggio. E un commerciante, compianto, vecchio stampo che lasciava comprare a credito, con la lista da saldare a fine mese con l’arrivo della busta paga.

Ebbene l’ultima riga di questa storia di infinita passione e lavoro si scriverà sabato, quando la merceria e cartolibreria di Panzano calerà definitivamente la serranda. L’ennesimo colpo ferale al commercio rionale di Monfalcone, che perde un pezzo prezioso della sua narrazione. Un’attività che non cessa per mancanza di smalto, anzi sono giunte agli attuali proprietari già delle richieste per rilevarla, bensì per la prematura scomparsa della figlia di Ettore, Laura Mazzoli, spirata per uno spietato male a soli 53 anni. Laura era comparsa dietro al bancone di Panzano ancora minorenne, alla morte dell’amatissima mamma Mariella Cattunar, una donna mite e gentile, nel 2000. E fu proprio una Cattunar, la zia Maria, a inaugurare nel 1957 la storica merceria, poi negli anni cresciuta diventando anche cartolibreria dove i genitori degli alunni della Sauro e della Giacich – le due scuole del quartiere – con un buono cartaceo, andavano a ritirare i libri di testo. La commerciante ebbe infatti la felice intuizione di dar vita al primo negozio di bottoni, intimo e filati nel popoloso reticolo di vie sorto all’ombra del cantiere.

Negli anni ’60 la gestione passò nelle mani della nipote Mariella che, assieme al marito Ettore, incrementò la vendita dei prodotti già esistenti, allargando il campionario a giocattoli, vestiti, cancelleria, appunto libri di testo scolastici e tanto altro. È il 2000 quando un lutto segna però la felice bottega e il rione piange la morte, per un terribile male, di Mariella. Con grande senso di responsabilità Laura, ancora minorenne, si avvicina al negozio di famiglia e i clienti, che le riconoscono di aver ereditato dalla mamma cordialità e affabilità, ma anche di avere grande manualità (suo lo sviluppo dell’angolo a sinistra, declinato a decoupage e passamaneria) subito le si affezionano. Seguono quasi vent’anni di conduzione in tandem con papà Ete, durante i quali il negozio continua a distinguersi dagli altri esercizi per le sue peculiarità, l’offerta curata nel particolare.

Laura Mazzoli si era specializza nei lavoretti manuali di decoupage, decorazioni di oggetti, costruzione di bigiotteria e, da formidabile spalla di Mazzoli, allo scoccare del Carnevale oltre a vendere i costumi si diletta nel decorarli e affrescarne sempre di nuovi, per poi darli in noleggio. È giugno dello scorso anno quando anche Ettore, a 80 anni, si spegne e lascia la merceria alla figlia che continua a portarla avanti per poco più di un anno, fino alla sua morte lo scorso 4 agosto, sorretta nel lavoro anche dalla giovanissima figlia Martina. Sabato l’ultimo giorno di apertura dell’attività, in questi mesi proseguita per merito della fedelissima commessa Donatella Gnoato, mentre l’amministrazione provvisoria grazie alla ragioniera Monica Pacor. —



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