Nessuno vuole i beni ex Pci di androna Palmada e Selz

Luca Perrino / RONCHI
C’era il Partito comunista italiano. E c’erano le cosiddette “Case del popolo”. Nel 1986 il volume “Dagli anni Venti verso il 2000. Un impegno di progresso”, edito dal coordinamento comunale del Pci di Ronchi dei Legionari, parlava di un progetto per la costruzione della “Casa d’incontro sociale” che sarebbe diventata realtà solo qualche anno più tardi. Quell’edificio, in androna Palmada, a pochi passi dal palazzo municipale, esiste ancora, in parte abitato, ma in larga parte abbandonato. Una realtà, un tempo fiorente e frequentata, che fa parte del patrimonio immobiliare della Fondazione Isonzo, espressione dei valori della sinistra isontina e risalenti al Pci, da tempo posta in liquidazione.
Nessuno vuole quegli spazi già gestiti dalla Fondazione e finiti in liquidazione. Eppure altri immobili dell’ex Pci sono stati acquistati. Non a Ronchi. Oggi alcuni degli appartamenti in androna Palmada, che si trovano al primo piano, sono abitati, ma sono desolatamente vuoti il bar e ristorante, quelle che furono le sedi del Pci prima e del Partito democratico poi e anche il giardino circostante. Quest’ultimo si trova in uno stato di assoluto abbandono. Una tristezza guardare la targa dedicata a Umberto Blasutti, sindaco dal 1967 al 1978, consigliere provinciale, fondatore e presidente negli ultimi dieci anni della sua vita. Blasutti, ex ferroviere, si spense il 14 aprile del 1997, a soli 69 anni.
Una sorte, quella dell’edificio in pieno centro cittadino, che è la stessa in cui versa l’area delle feste di via Monte Cosich, nel rione di Selz. Il frutto del lavoro di volontario di decine e decine di persone che si è perso nel nulla. Ancora oggi sono in vendita l’ex ristorante composto da fabbricato e corte con sala polifunzionale, nonché uffici e scantinati, comprensivo di attrezzature per la ristorazione ed arredi per l’ufficio. Così come sono in vendita le strutture di Selz. Lotti distinti, ai quali appartengono anche un appartamento, rispettivamente dal valore di 712.950, per androna Palmada e di 325.600 euro per Selz. Ma il prezzo iniziale è destinato a scendere.
Già nel 1985 l’allora amministrazione comunale approvò un piano di recupero per la sistemazione dell’intera area, all’epoca occupata da edifici di origine rurale e agricola. Il progetto della “Casa d’incontro sociale”, elaborato da lì a poco, prevedeva altresì una sala riunioni con una capienza di 120 persone che non fu mai realizzata. Ma anche spazi per la promozione di manifestazioni all’aperto.
Il lavoro, in gran parte volontario, di decine di militanti portò appunto alla costruzione di un edificio che, al primo piano, ospitò anche le sedi del partito, del circolo Arci e dell’allora Movimento di cooperazione educativa creato da Rinaldo Rizzi. Il bar ed il ristorante passarono per più gestioni, sino all’ultima chiusa ormai più di due anni fa. Da lì il declino, l’abbandono e la trascuratezza di un patrimonio creato dalla volontà idealistica di chi, come Blasutti e tanti altri, hanno purtroppo visto vanificare ogni sforzo. Sembra quasi che androna Palmada e la frequentatissima area delle feste di via Monte Cosich vivono il loro limbo senza registrare alcuna via d’uscita. —
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