Niente bagni notturni nel golfo di Trieste per non sfidare la “medusa cubo”

Avvistato all’altezza dei Filtri un raro esemplare delle temibile specie dal forte potere urticante. Gli esperti: «Meglio starne alla larga»  

TRIESTE Nei giorni scorsi è stato avvistato e fotografato nel golfo di Trieste, precisamente nella zona “ai Filtri” di Aurisina, un esemplare di medusa cubo, specie piuttosto rara nei nostri mari. La Carybdea marsupialis, comunemente chiamata medusa cubo oppure medusa scatola, è l’unico animale a far parte della classe dei cubozoi presente nel Mediterraneo; il suo ombrello a forma cubica la rende facilmente riconoscibile e, visto che è in grado di “far male”, i biologi della Riserva marina di Miramare avvertono: «niente panico, ma meglio restarne a debita distanza».

Si tratta di una piccola medusa (l’ombrello non supera la larghezza di alcuni centimetri), trasparente e capace di nuotare velocemente. Ha quattro tentacoli, lunghi mediamente 30 centimetri, punteggiati di cellule urticanti: il contatto con esse provoca una puntura dolorosa, anche se poco duratura. Del resto è una delle meduse in assoluto più urticanti delle nostre zone e, per quanto possibile, è sempre meglio evitarla.

Il più delle volte si avvicina alla costa di sera o di notte, perché viene attirata dalle luci che si diffondono dai luoghi abitati. Sconsigliato quindi fare il bagno nelle ore notturne.

Il primo avvistamento di Carybdea marsupialis nell’Adriatico è del 1878, ma a Trieste si è dovuto aspettare il 1989 per vederla dal vivo. Durante tutto il ’900 la sua presenza è stata segnalata nelle acque di Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, anche se la sua zona d’origine sono i mari tropicali e subtropicali (una sua parente molto stretta è la “medusa vespa” che, ogni anno, miete parecchie vittime sulle coste australiane). La cugina tropicale è una delle meduse più letali al mondo e fa addirittura più vittime degli squali.

Secondo gli studiosi, la medusa cubo ha trovato qui da noi un luogo adatto alle sue esigenze, visto il fondale roccioso e le acque ormai relativamente calde. Per questo ha scelto di stabilirsi. —


 

Argomenti:coccoli

Riproduzione riservata © Il Piccolo