«Non è la centrale a causare l’inquinamento sulla città»
«L’incontro di A2A con i rappresentanti dei rioni e i membri del Tavolo tecnico ambientale non era finalizzato a valutare le ricadute ambientali relative alla presenza della centrale termoelettrica, quanto per trattare i temi relativi alle misure e alle verifiche condotte sullo stato generale della qualità dell’aria del Monfalconese e, in particolare, quelli attinenti le ricadute al suolo degli inquinanti nella città di Monfalcone che, come già dimostrato, sono solo marginalmente riconducibili alla presenza dell’impianto A2A». È questa la prima di alcune puntualizzazioni di A2A a quanto riferito dal Comune dopo il vertice svoltosi a Monfalcone. L’azienda però ne fa anche delle altre. «Vari studi scientifici condotti sia da enti pubblici che da istituti privati, hanno infatti confermato che la qualità dell’aria del basso isontino, buona nel suo complesso, è influenzata dall’apporto dei contributi di più comparti emissivi, come traffico, riscaldamento, porto e aeroporto e altre industrie». A2A spiega poi come «tutti i rappresentanti delle istituzioni abbiano confermato ai rappresentanti dei rioni la volontà di continuare nel percorso già intrapreso fin dalla nascita del Tavolo nell’esecuzione di tutte le analisi ambientali necessarie anche tramite la messa in campo di uno studio epidemiologico, in linea con quanto richiesto dai rappresentanti dei quartieri».
A2A, oltre a aver rimarcato le evidenze contenute nello studio Arianet, ha poi informato i presenti circa l’avvio della seconda campagna di rilevamento della qualità dell’aria, attività scientifiche in carico agli esperti del Cnr, che andrà a chiudersi nel prossimo anno con altre due campagne di misura stagionali dopo l’entrata in esercizio dei nuovi sistemi di abbattimento degli ossidi di azoto in corso di realizzazione in centrale. L’azienda ha inoltre ricordato come «le attività condotte dal Cnr siano effettuate con strumenti tecnologicamente avanzati installati in 5 postazioni fisse nella stazioni della rete di monitoraggio regionale e 2 mobili nel quartiere Enel e alla Canottieri Timavo. Gli esiti delle prossime rilevazioni saranno resi pubblici attraverso il Tavolo tecnico a garanzia di trasparenza di informazione per tutti i cittadini.
Riproduzione riservata © Il Piccolo