Nuovo tavolare a Gradisca operativo dal primo giugno

GRADISCA. Ora finalmente c'è anche la data ufficiale: dal 1 giugno il potenziato ufficio Tavolare di Gradisca diventerà operativo nella sua nuova sede di via Bressani. Dall’attuale collocazione di via Garibaldi, il Tavolare si trasferirà nei locali dell’ex Irfop, che già ospita un archivio regionale e alcuni distaccamenti del Corpo Forestale. Uno stabile destinato finalmente a nuova vita. Lì saranno consultabili i libri fondiari di 32 comuni e frazioni della provincia di Gorizia e della Bassa friulana.
Battaglia politica
Non appena avuto sentore del paventato accorpamento dei Tavolari di Gorizia, Gradisca e Cormons nel capoluogo, l’amministrazione della Fortezza e quella cormonese avevano voluto esprimere alla Regione tutte le loro non poche riserve. Una risposta scritta dell'allora governatore Tondo aveva portato buone nuove, seppure alla sola Gradisca. Il trasloco comporta dunque l’accorpamento fra l'ufficio della Fortezza e quello cormonese. Salvo quello di Gorizia.
La polemica
Il trasloco ormai è imminente, ma nel frattempo la riforma non ha mancato di creare qualche disagio alla cittadinanza. Li aveva evidenziati anche il sindaco di Chiopris Viscone. Spiegava Carlo Schiff: «Sinora i disagi sono stati molti. Le pratiche bisogna ancora “ordinarle” e attendere 2-3 giorni per poterle visionare in quanto solo quelle sono state trasferite a Gradisca. La posizione univoca presa nel 2011 da tutti i sindaci ricadenti nella competenza territoriale dell’Ufficio tavolare di Cormòns (Cormòns, Capriva, Chiopris Viscone, Dolegna, Medea, Moraro, Mossa, San Lorenzo), per mantenere in funzione la sede cormonese non è stata tenuta in considerazione e ora questa decisione non ha fatto altro che comportare disagi per l’utenza».
Giudice di pace addio
Rimane invece certo l’addio agli uffici gradiscani del Giudice di pace. Tanto quanto l’analogo di Monfalcone e altri 681 in tutta Italia, gli uffici sono destinati a fare ritorno alla sede circondariale di Gorizia. Anche se più lentamente del previsto: si pensava che l'accorpamento potesse concretizzarsi entro settembre, è invece probabile che i tempi dell'operazione si dilatino ulteriormente. Se ne parlerà entro la fine del 2013, forse addirittura all’inizio del 2014. Emerge un particolare: i comuni interessati (nel caso provinciale, Gradisca e Monfalcone) avrebbero anche potuto esercitare una sorta di diritto al mantenimento dei “tribunalini”, a patto però di farsi carico dei costi necessari alla loro gestione. Nella Fortezza, visti i tempi di magra, hanno ufficializzato nelle scorse settimane di non volere ne potere prendere in considerazione questa ipotesi. «Pensavamo di avere qualche carta da giocare per scongiurare una chiusura – aveva spiegato il sindaco Tommasini –: non dobbiamo dimenticare che gli uffici del Giudice di pace svolgono non solo una mole di lavoro ordinaria incredibile, ma anche un’attività quotidiana a servizio del Cie e del Cara. Un suo trasferimento comporterebbe disagi e forse neppure i risparmi previsti. Abbiamo espresso questi concetti a chi di dovere, ma non vi saranno cambi di rotta».
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