Oltre 500 giovani durante l’estate nella scuola vela più antica d’Italia
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La promozione di Monfalcone città del mare, polo d’eccellenza per gli sport acquatici e la nautica, passa anche da iniziative come quella del Marina Hannibal, che ieri ha coinvolto in una giornata di divertimento, di formazione ed educativa, 145 ragazzi dell’oratorio Don Bosco di Pavia di Udine, e presto ne ospiterà altri, perché a fine stagione saranno oltre 500 i giovani che transiteranno da Marina Nova, dove ha sede la scuola vela Tito Nordio, la più antica d’Italia.
Sinergia è un’altra parola chiave, quella tra le società sportive della baia, cui il presidente dell’Hannibal, Carlo Cazzaniga, nel suo discorso di saluto, ha dato un’azzeccata definizione: «la Silicon Valley degli sport del mare, un angolino del golfo di Trieste che vanta un’eccezionale concentrazione di campioni e società». Vela, con l’Hannibal appunto, canoa, con la Skcm, e windsfurf con il Windsurfung Marina Julia: i giovani nel corso della giornata hanno potuto provare, e qui le parole sono del sindaco Anna Cisint, presente all’arrivo del maxigruppo, «le emozioni che il condurre un qualsiasi mezzo sull’acqua riesce a darti».
Cisint che ha sottolineato l’importanza del gioco di squadra, inteso come collaborazione tra le forze che, ciascuna con le sue iniziative e le sue idee, lavorano per promuovere adeguatamente il mare di Monfalcone in tutte le sue forme. L’obiettivo è che in qualcuno dei ragazzi, e non solo loro, visto che vanno aggiunti anche quelli che giornalmente frequentano le attività della Tito Nordio, sboccino amore e passione per questi sport, per tornare in zona con le famiglie e gli amici. Questo è il concetto espresso anche da Loris Plet, direttore sportivo dello Yacht Club Hannibal, che ha dato il la all’iniziativa, e da Massimo Vischi, che in qualità di rappresentante della XIII zona velica, come delegato Fiv è rimasto a fianco del “Don Bosco” per tutta la giornata.
E se per caso non dovessero nascere campioni del calibro di Dario Malgarise, che dopo aver disputato due Coppe America a bordo di Luna Rossa come navigatore è ora direttore della Tito Nordio, poco male: l’obiettivo educativo e formativo è importante allo stesso modo, e per Suor Mara, la capogruppo, lo è certamente di più. «Credo fermamente nella valenza educativa di questi sport – ha detto la sorella – nei quali ai valori e alla cultura si aggiungono molti altri aspetti, in primis quello riguardante l’aspetto ecologico e il rispetto della natura».
Quale miglior partner, allora, di YC Hannibal e Tito Nordio che dall’1 marzo di quest’anno sono tra i firmatari della Charta Smeralda e sostenitori della Fondazione One Ocean che mira a diffondere principi ed azioni a tutela dei mari e degli oceani. «Ci impegniamo a gestire in modo sostenibile tutte le nostre attività – spiega Loris Plet – cercando di ridurre l’impatto ambientale e di sensibilizzare in questo le nuove generazioni. Tutti saranno coinvolti in modo attivo anche in una lezione sul problema dell’inquinamento. —
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