Omaggio ai 68 ronchesi finiti nei lager nazisti

RONCHI DEI LEGIONARI. Settantadue anni fa Ronchi dei Legionari visse una delle pagine più tragiche della sua storia. Un rastrellamento coinvolse 68 persone, 32 delle quali non fecero più ritorno. Martedì sarà ricordata quella data, alle 10.30, in piazza Oberdan, davanti alla lapide commemorativa. Nella stessa giornata, alle 18, in sala consiliare, saranno presentati i volumi “Scritte, lettere e voci: tracce di vittime e superstiti della Risiera di San Sabba” e “Memorie di partigiane e partigiani della Provincia di Trieste”. 24 maggio 1944: ore 5 del mattino. Ronchi è scossa dall’arrivo di camion carichi di truppe tedesche assieme a repubblichini italiani che fanno parte della “Banda Colotti”, nota per la cruenta battaglia antipartigiana. A Vermegliano arrestano Angelo Miniussi, Giordano Blason, Armando Maturo, Fortunato Soranzio, Lodovico e Gino Zonta, Stelio Settomini, Luigi Felchero, Enedina Modi, Carmen Tonini e Leda Bevilacqua. Lungo il viale dedicato allora al Principe Umberto vengono arrestati Guglielmo Tomasin e Valdi Tomasin, Attilio Beltramini, Felice Boscarol, Cesarina Carnieli, Antonio Deiana, Guglielmo Deiuri con la moglie Albina Toffolo, Severino Deiuri con la moglie Anna Sfiligoi, i fratelli Gino e Aldo Saponeri, Antonio Bevilacqua (padre di Leda) e i fratelli Arcù, Giacomo e Mario Tardivo. In centro vengono prelevati Severino Zanet (detto il palombaro), i fratelli Paolo e Luigi Pasqualini, Angelo (padre) e Aldo (figlio) Gregorin con la cugina Bianca Torre. Nel caseggiato dei Gergolet vengono fatti prigionieri i fratelli Angelo e Giovanni, i coinquilini Marcello Bait, Angelo Moimas, Vincenzo Daniotti, Vittorio Zimolo, Armando Russian, Franco Bruni e nel rione “Casette” i tedeschi irrompono nella casa di Emesta Zuppet dove sanno che viene ospitato il gruppo GAP. Arrestano Oliviero De Bianchi, Angelo Cenedese, Giuseppina Jarc ed Emesta Zuppet. Gli arresti continuano con i coniugi Mario Ulian e Giuseppina Tonini, i fratelli Bruno, Ugo e Nerino Tomasin, Giuseppe Zamar, i fratelli Virgilio e Leonardo Zamar, Elio Rusic, i fratelli Giuseppe, Adorno e Adelchi Zanet, Armando Lenardon, i fratelli Antonio e Rodolfo Franzi, Virgilio Zat, Salvatore Cossu, la famiglia di Domenico Candotto, la moglie Maria Turolo e i figli Mario, Ida e Fede. II 31 maggio 1944 la loro partenza per i lager nazisti.(lu.pe.)
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