Ora anche la Finanza ha il suo monumento

Al parco della Rimembranza l’opera in pietra dedicata alle Fiamme Gialle sarà inaugurata venerdì
Di Stefano Bizzi

Secondo la tradizione, furono due finanzieri di guardia al ponte sullo Judrio, a sparare il primo colpo di fucile italiano della Prima guerra mondiale. Era diretto ad un gruppo di soldati austro-ungarici che, per interrompere i collegamenti con l’Italia, volevano minare il manufatto che attraversava l’allora confine. Era la sera del 23 maggio 1915, la dichiarazione di guerra era già stata firmata, ma l’ingresso del nostro Paese nel conflitto sarebbe ufficialmente iniziato solo con lo scoccare della mezzanotte. A ricordare quell’episodio tra storia e leggenda, sulla strada che collega Corno di Rosazzo e Brazzano di Cormons, a Visinale c’è una targa.

Domani ricorre il novantottesimo anniversario da quell’evento e non è un caso che sia stata scelta la giornata di venerdì per inaugurare a partire dalle 16, al Parco della Rimembranza, il monumento dedicato alle Fiamme gialle. L’opera realizzata dall’artista Vittorio Balcone colmerà un vuoto e per l’occasione in città arriverà anche il generale di corpo d’armata Saverio Capolupo, comandante generale della Guardia di Finanza. Anche per questo il parco verrà tirato a lucido: il verde tagliato e i monumenti dedicati ai caduti degli altri corpi - dai marinai, agli alpini, passando dalla polizia e dai carabinieri - sistemati.

Tra prove e operazioni logistiche, i preparativi sono febbrili.

Nella pietra aperta a libro, sulla pagina di sinistra è inciso il motto “Nec recisa recedit”, mentre sulla pagina di destra, sotto un’immagine che racchiude l’Europa, le stelle dell’Ue e il grifone della Guardia di finanza, si può leggere il primo verso della preghiera del finanziere (“Gran Dio del ciel, del mare e della terra/benedici la Guardia!”). Ai piedi del libro, sulla sinistra c’è infine un cippo confinario sul quale è riportato il numero 58, quello del valico di Casa Rossa.

«È dedicato a tutte le Fiamme gialle - sottolinea il colonnello Fabio Cedola, comandante della Compagnia di Gorizia -: in primis ai caduti, poi a chi ha prestato servizio in queste terre. Negli anni da Gorizia sono passati in migliaia. Inoltre, il 24 maggio, qui, è significativo. Soprattutto per noi».

Il design del grande libro in pietra richiama il monumento dedicato ai carabinieri posizionato proprio accanto a distanza di pochi metri.

Per la cerimonia di venerdì, oltre al generale Capolupo, sono attesi anche i comandanti che negli anni si sono succeduti alla guida della Guardia di finanza di Gorizia.

Il programma protocollare prevede che alle 16 vengano porti gli onori al comandante generale, alle 16.10 venga inaugurato il monumento, alle 16.35 si tengano i discorsi delle autorità e alle 17.15 siano portati gli onori finali ai labari e agli stendardi.

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