Papa Francesco a Redipuglia: esauriti i manifesti

Che la figura di papa Francesco sia un’icona non è una novità: non molto tempo dopo la sua elezione al soglio pontificio lo street-artist romano Marco Pallotta aveva realizzato un graffito che lo ritraeva come un novello supereroe e anche la rivista musicale Rolling Stone gli aveva reso onore dedicandogli una copertina. Pop o rock che sia, per la semplicità che lo contraddistingue, Bergoglio piace come una star e l’ennesima dimostrazione di questo suo successo planetario personale arriva dalla Provincia di Gorizia. I manifesti stampati per promuovere la visita del 13 settembre a Redipuglia e il progetto “Carso 2014+” sono andati a ruba. Negli uffici dell’ente ne sono rimasti circa una decina. Viene da dire che per fortuna la tipografia vincitrice del bando di gara, anziché stamparne 322 come inizialmente richiesto, per esigenze industriali, ha fatto cifra tonda e, allo stesso prezzo, ne ha realizzati 500. Guardando i numeri, la domanda viene spontanea: perché 322 manifesti anziché 300 o 350? La risposta è quasi banale. In un’epoca in cui tutti sono chiamati a risparmiare, anche l’amministrazione pubblica cerca di fare economia e l’oculatezza della giunta Gherghetta aveva spinto gli uffici a contare uno per uno gli spazi per l’affissione disponibili e ordinare i manifesti in base a quelli: non uno di più, non uno di meno. La somma faceva 322 e il bando tanti ne ha richiesti. Ad aggiudicarsi la gara è stata la Mastergrafica di Teramo che però, come spiegato dall’ufficio comunicazione della Provincia, stampando a blocchi, alla fine ne ha realizzati 178 in più e li ha consegnati al cliente senza chiedere una maggiorazione sui 1.100 euro più iva stabiliti dal contratto. Una volta affissi in tutto il territorio dell’Isontino, i manifesti avanzati sono stati messi a disposizione della Curia perché, come hanno osservato da Borgo Castello, tenerli in un magazzino solo per poi lasciarli marcire sarebbe stato un inutile spreco di risorse. In questo modo, invece, l’arcidiocesi potrà esporli all’ingresso delle proprie chiese e nei propri ricreatori parrocchiali. Il manifesto è stato realizzato con risorse interne della Provincia. La grafica è stata studiata da Massimiliano Cao partendo da una foto di papa Francesco acquistata dall’agenzia giornalistica Ansa. Il destino dei poster sembra però essere quello del collezionismo. «Ci hanno chiesto anche da fuori provincia se c’era la possibilità di averne una copia – racconta Mauro Ungaro, portavoce del vescovo Carlo Roberto Maria Redaelli -. Non solo parrocchie, anche singoli cittadini. Potremmo chiamarli collezionisti, anche se non si tratta di professionisti veri e propri. È una cosa molto particolare. Una volta si collezionavano le locandine dei film, ora quelle dei pontefici. È un fenomeno iniziato con Giovanni Paolo II. Forse con Benedetto XVI era un po’ diminuito, ma papa Bergoglio è una figura mediatica. Il suo è un caso eclatante, così, quando la Provincia ci ha messo a disposizione i manifesti, abbiamo subito accettato la proposta». Il messaggio è semplice. Come i più attenti hanno notato camminando o guidando per le strade dell’Isontino, accanto al viso sorridente del pontefice compaiono le parole: “Fratello, fradi, brat” a ricordare che i soldati, indipendentemente dallo schieramento nel quale si trovarono a combattere la Prima guerra mondiale, erano accomunati da un unico tragico destino e in questo erano appunto fratelli. A Redipuglia papa Francesco pregherà per tutti i caduti. Al Sacrario il pontefice celebrerà alle 10 la messa con i vescovi della regione, gli ordinari militari e i cappellani militari. Al termine riceverà i saluti dei Capi di Stato Maggiore e dei comandanti generali dell’Esercito.
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