Parassiti sugli abeti del Gorski kotar: è calamità naturale

FIUME. Dopo la richiesta di aiuto lanciata dal sindaco di Delnice, il passo era nell'aria ed è stato ufficializzato dal presidente della Contea del Quarnero e Gorski kotar, Zlatko Komadina, che ha deciso di proclamare lo stato di calamità naturale per la regione montana a nord di Fiume. È grave la situazione relativa al patrimonio boschivo del Gorski kotar messo da qualche tempo ormai a dura prova dal Bostrico o Tipografo dell’abete rosso, il piccolo ma micidiale insetto che ha lasciato brutti ricordi anche in diverse aree verdi dell'Italia. Se non fermato in tempo, questa specie di coleottero uccide per l’appunto gli abeti nell’arco di un paio di settimane. Dato che questa specie di alberi sempreverdi costituisce il 40% dei boschi del Gorski kotar, il numero uno dell'amministrazione regionale - dopo che già lo aveva fatto appunto il sindaco di Delnice - ha lanciato l’allarme, chiedendo l'aiuto di Zagabria. «Proclamo lo stato di calamità naturale in quanto sussiste il pericolo di vedere distrutta una vasta fetta dei boschi del nostro Gorski kotar».
Ma da Komadina è partita anche una frecciata: «Purtroppo finora le autorità competenti non hanno intrapreso nulla di concreto, anche se praticamente ogni abete è ormai alle prese con questo insetto. Ho voluto anche accettare la proposta di 14 consiglieri conteali che hanno chiesto la convocazione di una seduta tematica straordinaria, dedicata interamente a questo flagello».
Alla domanda su chi siano i responsabili della drammatica situazione, Komadina non ha avuto esitazioni: ha citato il Demanio forestale croato e il Parco nazionale del Risnjak, affermando che non hanno uomini a sufficienza per debellare il problema trascurato fin troppo. Inoltre ha parlato di responsabilità dei proprietari privati dei boschi, giustificandoli solo in parte: «Molti di essi sono anziani, persone che non hanno più la forza per affrontare di petto la questione. Vanno aiutati e alla svelta».
Dopo avere optato per l'emergenza, Komadina ha ricordato che il problema è presente anche nella vicina Slovenia, dove però le autorità non hanno perso tempo adottando le misure necessarie per tutelare le risorse boschive. «Tutti gli alberi che presentano segni irreversibili di rinsecchimento vanno abbattuti. Dobbiamo agire senza tentennamenti perché il Gorski kotar è uno dei polmoni della Croazia».
In base a quanto fatto sapere dagli esperti, l'insetto è prepotentemente proliferato a causa del gelicidio d'inizio 2014. Invece di decimare questo insetto, il gran gelo di quasi tre anni fa - che provocò gravissimi danni al patrimonio arboreo del Gorski kotar - ne favorì la riproduzione. Il quadro peggiore è nella municipalità di Cabar, al confine con la Slovenia, dove tutti gli abeti sono stati aggrediti dall'insetto. E ora si attende una risposta da Zagabria.
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