Parcheggio sotterraneo e aree verdi Casa Rossa ridisegnata dagli studenti

La cura anti-degrado proposta dal “Laboratorio Gorizia RRRLab” del corso di laurea in Architettura Lente d’ingrandimento su sette aree della città. Gli assessori Bellan e Gatta: «Progetto realizzabile»
Bumbaca Gorizia 09.06.2020 Degrado Casa Rossa zona bar © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 09.06.2020 Degrado Casa Rossa zona bar © Foto Pierluigi Bumbaca

Francesco Fain

Prove tecniche di rilancio del piazzale della Casa Rossa. Un tema tornato prepotentemente d’attualità dopo le proteste di residenti e commercianti.

Gli ingredienti dell’ipotizzata rinascita? Un parcheggio sotterraneo. Che, magari collegato con navette “leggere”, potrebbe permettere di lasciare l’auto fuori dal centro per godersi una passeggiata nel cuore storico di Gorizia. Ma non solo: spazi verdi attrezzati, aree da dedicare allo sport, un collegamento diretto con l’ex seminario (oggi sede universitaria) e la valorizzazione del suo immenso parco.

Questi i capisaldi del progetto di valorizzazione del piazzale della Casa Rossa pensato dagli studenti del corso di laurea in Architettura che partecipano al Laboratorio Gorizia, “RRRLab”, coordinato dal professor Giovanni Fraziano e finanziato grazie ai fondi messi a disposizione dagli assessorati comunali all’Urbanistica e all’Università. Un’iniziativa che è proseguita nelle ultime settimane, nonostante le restrizioni imposte dalla sospensione dell’attività didattica causa coronavirus, con studenti e docenti che si sono confrontati a distanza per condurre in porto le attività. Un’iniziativa, si è detto sin dalla prima ora, che non vuole alimentare il “libro dei sogni”, bensì mettere i ragazzi nelle condizioni di ideare progetti effettivamente concretizzabili.

IL PARCHEGGIO multipiano

Tra le 7 aree oggetto di approfondimento c’è, appunto, la Casa Rossa, luogo dall’alto valore simbolico. Paola Barbiani, Marta Ladrero e Isabella Morgera, le tre studentesse che stanno lavorando al progetto di riqualificazione dell’area, hanno immaginato per la Casa Rossa un futuro non legato unicamente al ruolo naturale di zona di interscambio e passaggio. Si parte dal parcheggio, un multipiano su 2 livelli, posizionato nella parte centrale del piazzale e capace di accogliere 1.000 auto.

Il progetto di sviluppo al quale stanno lavorando con entusiasmo le tre studentesse di Architettura prevede, poi, una riconversione di una parte del piazzale in area sportiva, con campi all’aperto di basket, tennis e pallavolo, ai quali si affiancano un parco-giochi e un edificio (posizionato nella parte più vicina all’incrocio tra via Kugy e via Cravos) con un campo indoor, una palestra fitness e una caffetteria. Tanti contenuti, dunque. Che si spera di riuscire a concretizzare.

IL COLLE DELL’EX SEMINARIO

L’obiettivo del progetto è anche quello di valorizzare il colle dell’ex seminario (dove è stato ritrovato anche un vigneto storico, in passato curato dai seminaristi), attraverso una sistemazione a terrazzamenti e una riqualificazione del patrimonio naturale, anche con alberi da frutto.

«Proprio dal colle - spiega l’assessore comunale all’Università Chiara Gatta - si dipanerebbe un percorso ciclopedonale che, toccando il piazzale e costeggiando poi il corso della Vertojbica, il torrentello che scorre dietro il nucleo abitativo di via Blaserna, collegherebbe il polo universitario agli spazi dell’Università di Nova Gorica, con punti di ristoro e rastrelliere per le biciclette».

Le studentesse hanno pensato anche al mercato, con l’ipotesi di realizzare una sorta di copertura in prossimità del valico, per permettere agli ambulanti di esporre la propria merce anche in caso di maltempo e con l’obiettivo di creare le condizioni per la nascita di un mercato permanente.

Il difficile e imprevisto momento ha obbligato a rivedere completamente i programmi e le modalità pianificate per il secondo semestre, tuttavia rimangono confermati gli obiettivi da raggiungere.

Le sette aree individuate

I sette gruppi di lavoro, coordinati dal professor Fraziano e dai docenti del laboratorio, Thomas Bisiani, Luigi Di Dato, Spela Hudnik, Claudio Meninno, Stefano Simionati, Adriano Venudo, stanno in queste settimane avanzando con gli approfondimenti dei temi e sui sette luoghi messi a fuoco nel primo semestre (oltre alla Casa Rossa, l’ex rimessa dei tram, via Trieste, il quartiere fieristico, via San Gabriele, via Terza Armata, via Vittorio Veneto) rispetto a diversi ambiti disciplinari: architettonico, paesaggistico, infrastrutturale. In particolare sono in fase di sviluppo le soluzioni di dettaglio architettonico in coerenza con le composizioni urbane e i programmi funzionali, a cui seguiranno, nei prossimi mesi ulteriori valutazioni di carattere tecnologico, strutturale e in generale di fattibilità tecnico-economica. «Sarà nostra premura mettere in contatto i ragazzi con i portatori d’interesse delle zone toccate dai progetti - dichiara l’assessore ai Lavori pubblici, Arianna Bellan - per trovare un punto d’incontro tra le esigenze e le idee dei ragazzi, con l’obiettivo che il loro lavoro venga tradotto in progetti effettivamente realizzabili». «Il punto focale dell’intera iniziativa, che ci ha spinto a sostenerla con forza - fa eco Gatta - è quello di creare un’asse tra gli studenti e gli uffici comunali, con l’obiettivo che i progetti possano essere lo spunto dei piani di riqualificazione delle aree a cui si riferiscono. Come Comune, esprimiamo grande apprezzamento per il lavoro dei ragazzi e dei loro docenti che, con entusiasmo e professionalità, si sono messi alla prova». —

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