Parte la ristrutturazione del Tempio di Cosala sulle colline di Fiume

A.m.

FIUME

È tra i principali simboli visivi di Fiume, dominando dal colle di Cosala una vasta area della città dell'aquila bicipite e il vicino cimitero monumentale. È la chiesa di San Romualdo e Ognissanti, dove nella locale cripta sono sepolti i resti dei militari italiani caduti durante la Prima guerra mondiale e quelli degli arditi dannunziani, tempio che da qualche mese è al centro di capillari lavori di restauro.

Attualmente gli sforzi, condotti dalla parrocchia di Cosala in collaborazione con il ministero croato della Cultura e l'Istituto fiumano di Conservazione, riguardano gli interventi di consolidamento dello svettante campanile, completamente avvolto da impalcature. La chiesa, progettata dal famoso architetto fiumano Bruno Angheben, fu inaugurata nel 1934, ai tempi in cui Fiume era amministrata dal Regno d'Italia e viene considerata la maggiore opera architettonica di carattere sacro del capoluogo quarnerino nel XX secolo.

Sul frontale, sono scolpite due figure di angeli, opera del maestro fiumano Romolo Venucci, ritenuto dai critici d' arte il maggiore artista del secolo scorso a Fiume. I lavori di ristrutturazione sono cominciati lo scorso novembre, con la relativa documentazione costata 227 mila kune (30 mila e 200 euro), di cui 200 mila (26,7 mila euro) erogate dal citato dicastero e il resto dalla parrocchia di Cosala.

Gli interventi avvengono nel pieno rispetto dei dettami dell'Istituto di Conservazione, specificatamente di un'esperta in materia, la professoressa Julija Lozzi Barković, che ha formulato lo studio di conservazione e restauro di quello che i fiumani chiamano il Tempio votivo di Cosala. —



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