Dai gitanti di giornata ai cicloturisti: la Pasqua di Grado prologo dell’estate
Alberghi, gelaterie e ristoranti pieni. E le aree verdi, compresa quella di Barbana, sono state monopolizzate dai picnic

Anche se il meteo non è stato splendido (il sole c’è stato sì, ma a tratti), il lungo weekend di Pasqua, culminato con il Lunedì dell’Angelo, ha fatto “assaggiare” all’Isola d’Oro un anticipo d’estate. Strutture ricettive pressoché esaurite, ristoranti e gelaterie che hanno lavorato a pieno ritmo. Come sempre a Grado la festività religiosa della Pasqua si mescola a quella profana dello svago, tanto che a tutte le cerimonie in programma, decisamente affollate, hanno partecipato, oltre ai fedeli del posto, anche parecchi turisti italiani e stranieri. Ma andiamo con ordine.
Una delle tappe più classiche della tarda serata del sabato della vigilia di Pasqua è quella che prevede, al momento del “Gloria", in concomitanza con il suono delle campane per l’annuncio della Ressurrezione, il ritrovo dei cacciatori della riserva di Grado: un appuntamento che si è rinnovato anche quest’anno con gli stessi cacciatori che hanno sparato a salve dal giardino del battistero, sorprendendo quei turisti che non conoscevano la tradizione, pur consolidata ormai negli anni.

E poi le solenni messe della domenica di Pasqua, che hanno richiamato molti fedeli in chiesa, in particolare nella Basilica di Sant’Eufemia. Tutt’altra atmosfera si è purtroppo respirata lunedì mattina, a Pasquetta, quando i gradesi ma anche gli ospiti presenti sull’Isola d’Oro sono stati svegliati da un suono ben diverso delle campane, quelle che rintoccavano a morto per l’avvenuto decesso di Papa Francesco, che centinaia di gradesi avevano avuto modo di vedere da vicino e incontrare lo scorso mese di dicembre in occasione dell’inaugurazione del presepio di Grado in piazza San Pietro.
Nonostante questa notizia, che ha reso meno gioiosa la giornata di festa, tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta, il territorio di Grado è stato preso d’assalto, in particolare in alcuni punti di riferimento del momento, come Fossalon per la consueta grigliata, Pineta per lo Street Food e pure la spiaggia principale, dove sono stati allestiti dei punti-ristoro per le degustazioni.
Ma non sono mancati i picnic nel verde, lungo gli arenili così come in laguna. Qui i più fortunati, i concessionari delle “mote”, con i loro familiari e gli amici hanno trascorso l’intera giornata attorno alle griglie isolati dal mare. Naturalmente non sono mancate le bevute e nemmeno i canti con il rientro a Grado dalla laguna solamente prima del tramonto.
E se si è registrato un notevole movimento di motoscafi, non meno importante, anzi, è stato quello dei cicloturisti: diverse centinaia di loro, sin dal mattino, gli zaini in spalla pieni di vivande, si sono spostate proprio da Grado in direzione Monfalcone verso l’oasi faunistica della Valle Cavanata di Fossalon e la Riserva naturale dell’Isola della Cona. Ma tanti altri, sempre in sella alle loro bici, hanno pedalato pure in senso inverso, da Monfalcone e da più lontano, per raggiungere Grado, dove trascorrere appunto la giornata del Lunedì dell’Angelo.
Una miriade di biciclette, dunque, ma molte di più sono state le autovetture, oltre ai camper, che sin dal mattino hanno riempito i parcheggi mettendo a dura prova l’intera viabilità dell’Isola d’Oro, per un autentico “assaggio” della tenuta del traffico in vista dell’apertura della stagione turistica. Insomma, Pasqua e Pasquetta come ogni anno, hanno fatto registrare il pieno di turisti e gitanti di giornata. Molto apprezzata anche la meta di Barbana, dove si sono recati tanti fedeli, parte dei quali, dopo la preghiera davanti alla Vergine, si sono fermati a mangiare al ristorante dell’isola-santuario oppure a fare un picnic sull’erba del grande parco.
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