Passeur si schianta dopo la fuga in auto a Trieste: a bordo una famiglia di quattro stranieri
L’uomo non si è fermato al valico di Fernetti ed è scappato prima in territorio sloveno e per altri venti minuti in territorio italiano: è stato speronato in via Brigata Casale

Poteva finire davvero molto male la folle fuga di un passeur straniero. L’uomo, uno straniero dell’Est, viaggiava su un’Audi con a bordo una famiglia di quattro stranieri, tre bambini e una donna. Verifiche in corso su varie scatole rinvenute nella vettura.
Il criminale ha iniziato a scappare nei pressi di Sesana ed è stato speronato e bloccato da un’auto della Polizia slovena e una della Polizia di Stato italiana in via Brigata Casale davanti al panificio Dafina, poco prima dell’incrocio con via Flavia.

L’uomo è rimasto ferito in modo lieve. Ferito, ma non gravemente, anche un poliziotto sloveno. Una decina, complessivamente, le pattuglie coinvolte nella complessa operazione.

Tutto comincia poco alle 17: l’auto sospetta, un’Audi grigio metallizzato, non si ferma all’alt della Polizia slovena al valico di Fernetti. Vede gli agenti al posto di blocco e accelera. Scatta dunque l’inseguimento che, dopo qualche centinaio di metri, sconfina in territorio italiano.
Come da protocollo, in virtù degli accordi transfrontalieri anti-criminalità tra Slovenia e Italia, interviene la nostra Polizia di Stato. Sono varie le volanti che si lanciano immediatamente all’inseguimento del passeur, con il coordinamento della centrale operativa della Questura di Trieste.
Ma il criminale non si ferma. Continua la sua dissennata corsa a velocità molto sostenuta, prendendo sia le vie principali che alcune più secondarie con l’intenzione di seminare le forze dell’ordine dei due Paesi.
L’uomo scappa per mezz’ora in territorio sloveno e per almeno altri venti minuti in territorio italiano. E non solo in periferia: raggiunge anche via Forlanini, arriva fino a San Giacomo, Valmaura e varie altre zone limitrofe. Va numerose volte contromano e passa con tutti i semafori rossi.
Alle calcagna almeno una decina di auto della Polizia slovena, della Polizia di Stato italiana e della Polizia locale che lo inseguono a sirene spiegate.
Ma è in via Brigata Casale, proprio accanto alla panetteria Dafina, che gli agenti riescono a fermare il criminale: la Polizia slovena e italiana decidono di speronarlo. L’auto si schianta dunque contro le due vetture delle forze dell’ordine. Poi viene circondato e arrestato.
Gli agenti non impugnano le pistole. I poliziotti fanno entrare i passanti e i clienti della panetteria Dafina all’interno del negozio, proprio per evitare situazioni potenzialmente pericolose. Anche perché il criminale poteva essere armato.
Quel che è certo è che il passeur non viaggiava da solo: a bordo con lui c’era una famiglia composta da quattro persone straniere, tre bambini e una donna. L’uomo, leggermente ferito, è stato prima visitato dai sanitari di un’ambulanza del 118 e poi portato via in Questura. L’agente sloveno zoppicava e, come detto, non si era fatto nulla di particolarmente grave.
Nell’operazione sono state coinvolte la Polizia slovena, la Polizia di Stato (con Polizia di frontiera, Squadra mobile, Volanti e Reparto prevenzione e crimine) e Polizia locale.
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