Pasti pronti in ospedale Appalto verso la svolta
Dopo lunghi anni di attesa e continue proroghe nella gestione del servizio, la giunta Fedriga farà partire ad aprile la gara d’appalto per la ristorazione dedicata a pazienti e dipendenti degli ospedali regionali. Il sistema di preparazione e distribuzione dei cibi si avvia verso una riforma, dopo essere stato oggetto di critiche a causa dei bassi valori nutritivi contenuti nelle preparazioni offerte ogni giorno agli ammalati.
L’annuncio del nuovo affidamento in programma è stato dato ieri dall’assessore alla Salute Riccardo Riccardi in risposta a un’interrogazione del consigliere M5s Andrea Ussai. «Si cambia», ha sottolineato Riccardi, spiegando che si continuerà ad utilizzare il metodo “cook & chill” (che permette una conservazione prolungata degli alimenti da riscaldare poi al momento), ma che la preparazione dei cibi avverrà a Palmanova e non più in Veneto, dove il colosso Serenissima Ristorazione produce i pasti che vengono poi trasferiti due volte alla settimana nelle strutture sanitarie del Fvg. «Cottura dei cibi effettuata in regione e utilizzo dei prodotti locali – ha detto l’assessore – sono alcune delle novità della gara, che verrà bandita con lotto unico entro la metà di aprile».
Il tema era tornato in auge dopo la rivelazione dello studio compiuto dall’Università di Trieste sui nutrienti contenuti in una serie di alimenti somministrati nell’ospedale di Cattinara. Il quadro emerso aveva denotato cibo scadente e proprietà nutritive ridotte al minimo, a causa di tempi troppo lunghi di conservazione e di permanenza eccessiva nei carrelli dove i vassoi vengono riscaldati prima della consegna. Carne, pesce e verdure esaminati nella primavera 2018 mostravano valori antiossidanti crollati, vitamine ridotte, processi ossidativi e perfino cattivo odore. Tanto che Riccardi aveva minacciato la risoluzione del contratto con Serenissima, che opera in proroga dal 2011, con un giro d’affari che solo per il Fvg vale una ventina di milioni all’anno.
Ora la Regione intende riportare la cottura dei pasti in Fvg, migliorare le qualità organolettiche dei cibi e il loro apporto nutrizionale, prevedere incentivi all’utilizzo di prodotti biologici e un sistema di costante controllo della qualità. Nell’impossibilità di sostenere i costi di una cucina in ogni ospedale, si baserà un centro unico di cottura “cook & chill” a Palmanova, prevedendo centri satellite nelle sedi ospedaliere di Cattinara, Burlo, Monfalcone, Udine, Gemona, Pordenone e Cro di Aviano. I centri satellite riscalderanno il cibo preparato a Palmanova e vi abbineranno le preparazioni espresse necessarie a servire il pasto completo. Per le altre strutture sarà garantita la distribuzione dei pasti riscaldati nei centri satellite più vicini, mentre per i dipendenti funzionerà il servizio mensa. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo