Pattinatori russi alla scoperta del Collio

SAVOGNA. Sabato la nazionale russa di pattinaggio artistico su ghiaccio, in regione fino a inizio luglio per un periodo di preparazione intensiva a Piancavallo, ha dedicato pomeriggio e sera alla scoperta del Collio e del Carso. Al termine della seduta di allenamento del mattino, infatti, la squadra al completo ha fatto tappa nelle due zone collinari, per conoscere le bellezze paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio. Ha iniziato il tour nell’Isontino dai vigneti e dai pendii del Collio, con una tappa ad Oslavia, nella cantina Primosic, alla scoperta delle tecniche di vinificazione. Nel gruppo russo, composto da 26 persone tra giovani atleti, tecnici e accompagnatori, spicca la presenza dell’oro olimpico di Sochi 2014 Adelina Sotnikova, vincitrice del programma libero femminile, in cui la nostra Carolina Kostner ha ottenuto la medaglia di bronzo. Oltre alla star russa, fanno parte del gruppo anche Maxim Kovtun, campione russo in carica, numero 4 al mondo, Artur Gachinski, bronzo ai Mondiali 2011, Zhan Bush, quarto all’Universiade invernale del Trentino 2013, Aleksander Samarin, numero quattro in Coppa del mondo Junior e altri sportivi della Cska di Mosca, allenati da Elena Buianova Vodorezova e Svetlana Sokolovskaya. Il team si è poi spostato sul Carso goriziano, dove la giornata si è conclusa con una apprezzata degustazione di piatti e prodotti tipici, curata dal ristorante “Locanda Devetak” di San Michele del Carso. Gli atleti e i loro accompagnatori sono rimasti colpiti anche dal fatto che allo scoppio della Grande Guerra, di cui ricorre il centenario, gli i.r. soldati del Goriziano si trovarono a fronteggiare proprio l’esercito imperiale russo, nella regione della Galizia. Dai bisnonni avversari ai pronipoti amici. La presenza della nazionale russa in regione, resa possibile sia dall'impegno di Turismo Fvg che dalla collaborazione con la Ice Sport Equipment Management, rappresenta un’occasione importante per far conoscere le potenzialità turistiche del Friuli Venezia Giulia, ma anche per le ricadute economiche e d’immagine che ne possono derivare.
Stefano Cosma
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