Pediatria e nanotecnologie nel futuro di Ivana e Jernej

Imprenditori o medici, domani, brillantissimi diplomati oggi. Sono tre i “maturati” eccellenti del polo liceale con lingua d'insegnamento slovena di Gorizia. Dai licei Trubar e Gregorcic sono usciti infatti con il “cento” nelle scorse settimane Ruben Sclauzero, Jernej Terpin e Ivana Cotic. Ruben, probabilmente già alle prese con una meritatissima vacanza, non siamo riusciti a contattarlo, ma più fortuna abbiamo avuto con i suoi compagni Jernej ed Ivana, entrambi della 5.a Scienze applicate Gregorcic. Di San Floriano il primo, di San Michele del Carso la seconda. Lei si trova già in Puglia, dove sta passando le ferie in attesa di trasferirsi a Lubiana, per seguire il corso di Medicina all'università. «È anche per questo che il cento alla maturità è stato importante, dato che per entrare a Medicina conta l'esito degli esami – racconta, soddisfatta -. Speravo di farcela, ma non me l'aspettavo davvero. Poi, prova dopo prova, ho visto che l'esame stava andando molto bene, e alla fine il cento si è arrivato». Il sogno di Ivana sarebbe quello di poter lavorare con i bambini, e dunque la sua specializzazione in futuro potrebbe essere Pediatria. «Sono abituata ad avere a che fare con i più piccoli – spiega -, facendo la scout ma anche l'animatrice in diverse occasioni. Mi piace, mi sento portata per questo». Il compagno di classe Jernej Terpin, invece, si vede un giorno imprenditore. Magari in quel campo delle nanotecnologie che lo affascina tanto. «È un settore che mi interessa molto – dice il neodiplomato -, ed è stato il tema di fondo della tesina che ho presentato all'esame, e che credo mi abbia permesso di fare una bella figura. Intanto mi sono iscritto alla facoltà di Fisica, a Lubiana, poi in futuro mi piacerebbe proprio lavorare nel campo delle nanotecnologie, più come imprenditore che come ricercatore». Per il momento per Jernej, come per tanti suoi coetanei, sono ancora freschi però i ricordi degli ultimi anni di liceo. «Porterò con me tantissime emozioni, questi sono stati gli anni più belli – dice -. Le gite scolastiche, il rapporto con i compagni e con i professori: resteranno indelebili nella mia mente». (m.b.)
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