Pensionata triestina uccisa in via Puccini, ex venditore di aspirapolveri condannato a 26 anni

Il verdetto per l'omicidio volontario della 87enne Nerina Zennaro Molinari. La sentenza prevede anche quattro anni per tentata esplosione

Omicidio di via Puccini, l'ex rappresentante di aspirapolveri in cella

TRIESTE Una condanna di 26 anni di carcere per omicidio volontario e quattro per tentata esplosione: è la sentenza in primo grado decisa dal collegio giudicante del Tribunale di Trieste per Tiziano Castellani, il 45enne di Pordenone ritenuto responsabile dell'omicidio di Nerina Zennaro Molinari, l’ottantasettenne uccisa con un battitappeto nel suo alloggio di via Puccini 32 il 21 gennaio del 2016. Il pm Cristina Bacer aveva chiesto l’ergastolo.

L'uomo aveva già trascorso due anni dietro le sbarre dal 2016, ma era stato scarcerato lo scorso aprile. Questo perché vacillava una delle prove che dovevano attestare la presenza dell’imputato sul luogo del crimine, la casa di via Puccini dove viveva l’anziana (la famiglia, costituitasi parte civile, è rappresentata dall'avvocato Paolo Codiglia): l’orario in cui l’assassino aveva fatto diffondere il gas nell’appartamento, così da far scoppiare l’intero condominio e distruggere le tracc, non coincideva con le localizzazione dell’utenza telefonica di Castellani.

Oggi quel dubbio, dopo ore di discussione tra i componenti del collegio presieduto da Filippo Gulotta (Massimo Tomassini a latere, presenti i giudici popolari) e altre perizie al centro di precedenti udienze, è stato evidentemente confutato. Castellani, difeso dall'avvocato Maurizio Paniz, è stato quindi condannato a 22 anni per omicidio volontario e a quattro per tentata esplosione: dopo aver ucciso Zennaro Molinari aveva staccato il tubo del gas dal muro e chiuso la porta dell'abitazione a chiave con l'intento di far esplodere l'appartamento.

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