Per il centro congressi 790 mila euro

La società Tcc “guadagna” altri 23 soci che investono sul polo di Porto vecchio

Trieste crede nel progetto del centro congressi in Porto vecchio. Sono quadruplicati, infatti, i soci della Trieste Convention Center (Tcc), la srl che punta a realizzare la struttura da 3 mila posti tra i Magazzini 27 e 28. Decine di aziende, imprenditori e privati cittadini che hanno un ruolo chiave nell’economia cittadina, hanno deciso di investire sul progetto, a tal punto che il capitale sociale versato, che a inizio anno ammontava a 100 mila euro, oggi ha raggiunto quota 790 mila euro.

Ai soci fondatori che sono Diego Bravar (Biovalley Investiment Partner srl), Cristiana Fiandra Cambissa (the Office srl), Pierpaolo Ferrante (Re.Te. Srl), Andrea Monticolo (Monticolo Sergio Srl), Paolo Rosso (Rosso Srl), Francesco Rossetti Cosulich (Gamap Srl), Alex Benvenuti (Magesta Spa), Massimo Iesu (Ergon Consulenti Associati Srl) e Federico Pacorini, alla data del 6 febbraio risultano essersene aggiunti 23 nuovi. Tra loro la Is Copy, impegnata nel campo dell’office automation, la Bravo srl che si occupa di trasporti, Key Congressi, la Francesco Parisi Spa, Italpol Spa, Max Fabian con la sua Demus, Bruno Vesnaver con Valu Srl, Francesco Granbassi con lo Studio Mark, l’agenzia immobiliare Gallery srl, l’agenzia marittima Le Navi e quella assicurativa Bai. Nella compagine risultano diverse realtà che potrebbero essere direttamente coinvolte nella realizzazione della struttura congressuale come la società Logistica di via Pietraferrata, la Tiepolo srl che si occupa di impianti elettrici, Ba.Vi.La. Costrizioni, lo studio di ingegneria Sgm Consulting fondato da Alberto Cettolin e Stefano Longhi. Hanno deciso di investire su Tcc anche professionisti come gli architetti Tazio di Pretoro e Giulio Paladini con lo studio Metroarea e Tiziana Sandrinelli con il suo studio di comunicazione. A loro si aggiungono i soci Anna Rossi Illy, Guido Carignani, Claudio Sambri, Daniela Subani, Stefania Musco, Elena Cappel, Bruno Wittreich, Arianna Mingardi, Gloria Pribetic e Paola Paulovich e Maurizio Vretenar del Cern di Ginevra.

La società presieduta da Diego Bravar ha presentato il progetto al Comune lo scorso 15 gennaio, proponendo all’amministrazione, dopo una valutazione dello stesso, di indire un bando europeo per una concessione di 20 anni per la gestione del centro congressi polifunzionale, oltre ai due anni necessari per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori. «Se dobbiamo essere pronti per Esof 2020 – sostiene il sindaco Roberto Dipiazza – e tenendo conto del cronoprogramma utile a realizzare la struttura, i tempi devono essere brevi. Sono soddisfatto che tutti si siano stretti intorno a questo progetto e che tanti seri imprenditori abbiamo deciso di puntare sul futuro di Trieste». Il piano proposto al Comune prevede la sua partecipazione ai costi di realizzazione della struttura per una quota pari al 49,5%. Tcc dovrà assicurare il rimanente 50,5% (5.609.940 euro): 2 milioni di euro in capitale e 3.609.940 in debito bancario. «Abbiamo appena promosso tra i soci un aumento del capitale fino a 2 milioni di euro – spiega Bravar – e poi ci aspettiamo nuovi soci che collaborino con noi per arrivare pronti alla gara. Con quelle risorse più il debito bancario superiamo poco più del 50% delle spese di realizzazione». Bravar sostiene di essere rimasto «piacevolmente sorpreso da come, un’iniziativa partita dal basso, stia raccogliendo consensi». Il progetto di Tcc, da 11 milioni e 100 mila euro, sarà al centro del congresso organizzato da Promotrieste per il 26 febbraio, alle 15, nella Sala Maggiore della Camera di commercio. Un’occasione per attrarre nuovi soci. Oggetto sociale di Tcc è la progettazione, il coordinamento e la realizzazione di centri congressi e strutture edilizie assimilabili e connesse. Ma anche la gestione di queste realtà nonché l’organizzazione di congressi, convegni, conferenze e appuntamenti culturali in genere.

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