Per l’ottava volta oltre 1.000 casi, 41 morti (21 pregressi). Sul Fvg incombe lo spettro della zona arancione

TRIESTE ier l’ottava volta dall’inizio della pandemia il Friuli Venezia Giulia registra oltre 1.000 casi di giornata. Si è saliti ieri, secondo il bollettino della Regione, a 1.131 contagi, di cui 688 emersi da tampone molecolare e 443 da test rapido antigenico. Un dato molto pesante, cui si aggiungono 41 decessi, compresi 21 pregressi, mentre va solo un po’ meglio negli ospedali, con dieci ricoverati in meno rispetto a lunedì, quando si era pareggiato il picco della seconda ondata, quello del 9 dicembre. Sono numeri che non confortano (e che preoccupano per le valutazioni della seconda metà del mese), anche se quelli sotto osservazione nelle prossime ore a Roma per decidere il colore della regione, e le conseguenti misure di restrizione, sono relativi alla settimana precedente.
Dopo il giallo del 7 e 8 gennaio, e l’arancione del 9 e 10, verrà resa nota, tra giovedì e venerdì, la fascia per la prossima settimana, con i nuovi criteri in campo: giallo sotto l’1 di Rt, l’indice di contagio, arancione tra l’1 e l’1,25, rosso oltre l’1,25. La situazione per il Fvg parlava nel precedente report di un Rt in avvicinamento a 1 (dopo lo 0,78 del 14-20 dicembre, il 21-27 dicembre aveva fatto segnare 0,96). Il territorio è dunque sotto osservazione e sarà determinante appunto il monitoraggio settimanale per capire se bar e ristoranti potranno programmare una riapertura prolungata e se ci si potrà spostare liberamente tra comuni. In Regione non si fanno previsioni, ma non si resterebbe sorpresi dallo scenario peggiore, il ritorno in arancione.
Nel dettaglio, informa il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, oltre a quattro casi di rientro dall’estero (Belgio, Afghanistan, Romania), nel settore delle residenze per anziani sono emerse 72 positività, 45 tra gli ospiti, 27 tra gli operatori, mentre nel sistema sanitario regionale se ne contano altre 42: quattro infermieri, un medico, un Oss, un addetto all’assistenza, un terapista della riabilitazione, due tecnici, un amministrativo e uno psicologo in Asugi, di sei infermieri, un medico, due Oss e due terapisti della riabilitazione nell’Azienda Friuli Centrale, un terapista della riabilitazione, un logopedista, dieci infermieri, un medico, un amministrativo e quattro Oss nella Friuli Occidentale, un dirigente al Cro di Aviano. Per quanto riguarda il carico sul Ssr, i posti letto occupati nelle aree mediche sono 657 (-6), quelli in terapia intensiva 59 (-4).
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