Piano Irisacqua da oltre 200 milioni

Interessati tutti i 25 Comuni dell’Isontino. Stanziamenti pianificati sino al 2035. Le fognature saranno potenziate e le condutture colabrodo sostituite
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 01.08.2011 Lavori Irisacqua - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 01.08.2011 Lavori Irisacqua - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Molto è stato fatto. Ma moltissimo resta ancora da fare. E le direttrici su cui muove Irisacqua sono molteplici: si va dalla realizzazione degli impianti del servizio idrico alla manutenzione delle reti di acquedotto e fognatura, attraverso la sostituzione e il rifacimento delle condutture più obsolete.

Gli investimenti

Comune per Comune

Sino al 2035 sono stati pianificati interventi per oltre 200 milioni di euro lordi: 200.732.701,21 per essere precisi. Sono stati già stati avviati progetti per oltre 92 milioni di euro, di cui 29.388.688 realizzati nel solo triennio 2009-2011. Illuminante, per comprendere l’entità della programmazione della società che gestisce il ciclo integrato dell’acqua, è la lettura della tabella in alto, tratta dall’ultimo bilancio sociale di Irisacqua. Gli investimenti sono contenuti nel Piano d’ambito. Ai sensi della legge Galli, il Piano è il documento redatto dall’Aato partendo dalla ricognizione delle opere di acquedotto, di fognatura e di depurazione esistenti, nel quale vengono definite le strategie e gli interventi da realizzare per superare le condizioni di criticità. Nel corso della concessione, Irisacqua dovrà realizzare opere per un valore pari a più di 150 milioni di euro divise tra acquedotto, depurazione e fognatura su tutta la provincia di Gorizia, a cui vanno ad aggiungersi anche gli investimenti già avviati dai Comuni negli anni precedenti la nascita della società per un valore complessivo del Piano d’ambito di ben 235 milioni di euro.

Tutti lavori che vengono finanziati quasi interamente dai cittadini: l’80% dell’ammontare delle bollette pagate dagli utenti è destinato al finanziamento degli investimenti. Confermato anche l’aumento delle tariffe del 5 per cento annuo più l’eventuale adeguamento al tasso di inflazione. «Costi che, comunque, sono inferiori rispetto a molte realtà d’Italia», hanno ripetuto più volte i vertici di Irisacqua.

Lotta alle condutture

colabrodo

All’interno del Piano d’ambito grande importanza rivestono gli investimenti volti alla ricerca e alla mitigazione delle perdite idriche. La società, già dal 2008, ha avviato le azioni per giungere alla riduzione delle condutture-colabrodo. Sommariamente le principali azioni sono: analisi della portata e della pressione in ogni sistema idrico in modo da ridurre il volume di perdita e la frequenza delle rotture; implementazione della gestione della pressione in ogni sistema idrico in modo da verificare la possibilità di ridurre la stessa ai valori minimi necessari a garantire lo standard di servizio ai clienti; controllo attivo delle perdite sui sistemi idrici gestiti avviando la stessa con priorità sui sistemi idrici caratterizzati da un livello elevato di perdita. La ricerca perdite è condotta in modo massivo su tutta la rete al fine di eliminare la quantità di perdita occulta accumulatasi fin qui, controllando 1/4 della rete all’anno; la creazione dei distretti nel sistema idrico del Comune di Monfalcone, in modo da poter controllare più adeguatamente la pressione e mantenere sotto controllo il livello di perdita nella rete (ricerca e riparazione delle perdite occulte); intervento di rinnovo massivo sul parco contatori in Comune di Gorizia; interventi consistenti di rinnovo della rete e delle prese in concomitanza ai lavori di sistemazione delle strade e piazze da parte dei Comuni, se queste sono vetuste e/o obsolete.

Un’azione che ha portato a ridurre la percentuale di perdite al 39,57% in provincia di Gorizia, lontanissima dal 56% rilevato, a suo tempo, da Cittadinanzattiva. Nel 2010, tanto per evidenziare il trend della lotta alla dispersione, la percentuale era stata del 42,43%, nel 2009 del 41,81 per cento, nel 2008 del 41,91% e nel 2007 del 42,65. Un miglioramento dovuto ai continui interventi posti in essere dalla società. E tutto ciò a fronte di un calo consistente dei consumi.

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