Pietre d’inciampo per ricordare otto ronchesi vittime del nazismo

Pietre d’inciampo a Ronchi dei Legionari, otto dopo le dieci collocate lo scorso anno, ma anche, per la prima volta, a Fogliano Redipuglia. “Per non dimenticare, In memoria delle vittime deportate nei campi di concentramento nazi-fascisti”, questo il titolo dell’iniziativa che, voluta dalla sezione cittadina e dalla sezione provinciale dell’Aned, si svolgerà lunedì 20 e vedrà la collocazione delle pietre d’inciampo realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig, per ricordare la Giornata della Memoria che sarà celebrata il 27 gennaio. Accanto all’artefice di questa operazione è prevista la presenza di autorità, degli studenti della scuola media Leonardo da Vinci e, probabilmente di uno dei ronchesi sopravvissuti ai lager, Mario Candotto. La cerimonia inizierà alle 9, a Fogliano Redipuglia, con la collocazione in via Redipuglia 36 delle pietre dedicate a Fiorenzo Visintin (nato nel 1907, arrestato nel 1944, deportato a Dora-Ilfed e qui assassinato il 30 aprile 1945) ed a Augusto Fontanin (nato nel 1892, arrestato nel 1944, deportato a Gusen e assassinato a Mathausen-Gruden il 21 aprile 1945). Alle 11 è prevista poi la cerimonia ronchese che toccherà quattro vie. La prima, in via Dante, per la posa delle pietre dedicate a Giuseppe Zanet (nato nel 1919, arrestato nel 1944, deportato a Dachau-Allach-Natzweiler e assassinato a Dachau il 15 febbraio 1945), Antonio Franzi (nato nel 1911, arrestato nel 1944, deportato a Dachau-Allach-Natzweiler e assassinato a Dachau il 28 gennaio 1945), Giuseppe Zamar (nato nel 1906, arrestato nel 1944, deportato a Dachau-Natzweiler-Leomberg e assassinato a Dachau il 15 febbraio 1945) e Giovanni Olivo (nato nel 1913, arrestato nel 1944, deportato a Dachau-Flosseberg e assassinato a Dachau il 14 maggio 1945). Si passerà poi in via D’Annunzio 15 per la pietra di Angelo Ghergolet (nato nel 1891, arrestato nel 1944, deportato a Dachau e qui assassinato il 9 marzo 1945) e in via XXIV Maggio per le pietre dedicata a Annamaria Magnassi (nata nel 1900, arrestata nel 1944, deportata ad Auschwitz e qui assassinata il 30 novembre 1944) e a Eufemia Brumat (nata nel 1903, arrestata nel 1944, deportata e assassinata ad Auschwitz). La cerimonia si concluderà in piazza Santo Stefano per la pietra dedicata a Armando Maturo (nato nel 1908, arrestato nel 1944, deportato a Dachua-Allach e assassinato a Dachau l’8 febbraio 1945). Alle 20, all’auditorium comunale, esibizione del coro Starsi Ensemble. Le pietre d’inciampo collocate nel gennaio 2019 ricordano Domenico Candotto, Maria Turolo, Arcù Tardivo, Gino e Lodovico Zonta, Angelo Miniussi, Orlando Serafin, Angelo Gregorin, Valdi e Guglielmo Tomasin. Furono 158 i ronchesi deportati, dei quali 75 non fecero più ritorno a casa. —
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