Pista ciclabile nell’ex sedime di Fincantieri

Nel pacchetto di cessioni per 600mila euro fra l’azienda e il Comune spicca il raccordo ferroviario di Ronchi dei Legionari
Di Laura Borsani
Bonaventura Monfalcone-09.07.2016 Fincantieri dall'alto-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-09.07.2016 Fincantieri dall'alto-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Il pacchetto è servito. L’Accordo di Programma tra il Comune di Monfalcone e Fincantieri Spa contempla le reciproche acquisizioni e alienazioni immobiliari nell’ambito del raccordo ferroviario Ronchi dei Legionari-cantieri navali. Un’operazione del valore di quasi 600mila euro. «Diritti immobiliari oggetto di trasferimento reciproco non condizionato», si evince dall’atto, già approvato dal Cda dell’azienda, e che andrà in Commissione consiliare la prossima settimana, per approdare il 19 luglio in Consiglio. Approvata la proposta di delibera, si procederà alla sottoscrizione delle parti. Per la prima volta il saldo risulta in credito a favore dell’amministrazione comunale, 23mila euro. Nel computo rientra il contributo di 200mila euro da parte di Fincantieri per la sistemazione delle aree del tracciato ferroviario dismesso. A carico dell’azienda è stato eseguito anche il carotaggio ai fini della verifica sullo stato di inquinamento. Tracciato ferroviario, lungo 3,5 chilometri a fronte di una superficie di 21.480 metri quadrati, che ora dunque passa all’ente locale. Il sedime ha un valore stimato in 273mila euro. Utilizzato dai tempi prima della Guerra per il trasporto del materiale in cantiere, è stato dismesso una decina di anni fa. Ha rappresentato una vera e propria “barriera”, tagliando in due la città. E, come ha spiegato il sindaco Silvia Altran ieri durante la presentazione dell’accordo assieme alle consigliere Lucia Giurissa (Pd) e Elisa di Ilio (Responsabilmente con Silvia), ha fatto sognare circa il suo riutilizzo a favore della comunità.

L’ipotesi prevalente è la trasformazione in un percorso misto ciclo-pedonale, in grado di valorizzare e riqualificare le aree di attraversamento sotto il profilo aggregativo. Sulla scorta della proposta, già a suo tempo avanzata dall’architetto Francesco Morena, con il quale il sindaco, ha spiegato, instaurerà una collaborazione prevendendo anche un incontro pubblico per la valutazione dei possibili interventi. L’accordo, frutto di una gestazione iniziata all’epoca del sindaco Pizzolitto, ha impegnato l’intero mandato-Altran. Si tratta di un risultato storico perché riconsegna le basi di una “ricucitura” territoriale e perché è propedeutico allo sviluppo strategico e logistico di Monfalcone. Si parla infatti di un «ripensamento e una ristrutturazione del rapporto tra i rioni a Sud dei canali De Dottori-Valentinis e il Centro Storico». L’acquisizione del sedime ha bypassato l’ipotesi dell’esproprio. In alternativa, rientra la riserva di opzione del Comune per entrare in possesso anche del parcheggio di via Caboto-Vespucci, a Panzano, acquisibile entro 5 anni. Nell’accordo sono inserite altre condizioni: l’adeguamento e il miglioramento dei sistemi di accesso alle aree produttive, il potenziamento della logistica infrastrutturale di Panzano, il riordino urbanistico dell’ex Albergo Operai e di alcune aree interne al cantiere, nonchè la sistemazione delle aree limitrofe all’immobile futura sede del Museo della Cantieristica, proprio in vista della sua apertura.

Nel dettaglio gli immobili di proprietà del Comune in cessione a Fincantieri riguardano il reliquato, già inglobato nello stabilimento di Panzano, di 1.648 metri quadrati, del valore stimato in 66mila euro, nonchè l’utilizzo promiscuo dell’ingresso della sala espositiva situata vicino all’ex Albergo Operai, del valore di 42mila euro. Le acquisizioni delle proprietà di Fincantieri al patrimonio comunale, invece, assieme al tracciato ferroviario, sono l’area di via dell’Agraria dove insiste un impianto di sollevamento fognario pubblico, del valore di 13.320 euro, l’opzione per l’area di via Caboto-Vespucci, 2.416 metri quadrati e valore di 99.220 euro.

Il sindaco Altran ha osservato: «L’accordo era teso in prima battuta a recuperare la linea ferroviaria, elemento fondamentale per restituire continuità e collegamento di una città tagliata in due e per la quale si è iniziato a sognare in ordine al riutilizzo. Il percorso ha compreso poi la questione dei parcheggi di Panzano, per la quale si sta lavorando con Fincantieri anche alla messa a disposizione della penisola ex Corea quale area di sosta per i dipendenti dello stabilimento». La Altran ha peraltro ricordato la cessione di alcuni alloggi di Fincantieri all’Ater a prezzo simbolico (10mila euro l’uno) «nell’ottica di un’attenzioen diversa nei confronti della città». Giurissa ha sottolineato: «È un accordo positivo per la comunità. Viene cancellato un raccordo dismesso vissuto come una cicatrice. La posizione di credito del Comune è uno dei capisaldi su cui il Pd vuole lavorare, nell’ambito della relazione tra la Grande Fabbrica e Monfalcone». Elisa Di Ilio ha parlato della responsabilità sociale d’impresa: «L’accordo non può essere banalizzato come la Fabbrica che regala per recuperare gli impatti sulla città, ma va invece inquadrato come un rapporto collaborativo dove sono in gioco le reciproche responsabilità».

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