Pochi nati, tanti decessi Sono sempre meno i Mario

A Lucinico si sono radunate per fare festa trenta persone con questo nome ma nel 2017 solo una famiglia ha scelto di battezzare così il proprio figlio
Bumbaca Gorizia 20_01_2017 Festa dei Mario © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20_01_2017 Festa dei Mario © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Le origini incerte e un futuro dubbio caratterizzano il nome Mario cui è dedicata una curiosa e ormai tradizionale “festa omonima” che si è tenuta nei giorni scorsi a Lucinico. Pochissimi membri di uno storico sodalizio, nato nel 1967, ha voluto così celebrare, ancora una volta, l’onomastico in compagnia, ricordando nel contempo tutti gli altri Mario che non ci sono più. La giornata, comunque sentita e allegra, ha visto una cena finale all’agriturismo da Grion e prima la lettura, durante un’apposita messa nella chiesa di San Giorgio, dei nomi di tutti i Mario scomparsi che vivevano dalle parti di Gorizia. In tutto 46 persone, fedelmente registrate dagli organizzatori in un’apposita lista. Un numero che non potrà facilmente essere compensato dai nuovi nati dell’anno. Nel 2017 a Gorizia è venuto alla luce infatti Mario Denis, unico rappresentante della “categoria”, mentre solo una bambina è stata chiamata Maria. Come fa notare Mario Sanson, presidente dell’associazione dei Mario, «è una questione di mode. Quando abbiamo iniziato eravamo tantissimi, più di quaranta. Poi, già dagli anni ’70, qualcosa è cambiato e siamo diminuiti di anno in anno. Adesso siamo dieci ma venerdì scorso in tutto eravamo una trentina, compresi gli amici e i parenti. Non molliamo, comunque e il prossimo anno ci riuniremo di nuovo, anche se il più vecchio di noi ha 87 anni e il più giovane 70», conclude. Le defezioni, quindi, possono implicitamente essere ricondotte a «sopraggiunti limiti di età». Tornando alle origini, si scopre che il nome in questione non ha però una radice religiosa e quindi non si può ascrivere il fenomeno dell’estinzione dei Mario a un generico calo dei fedeli. Pare infatti che il nome derivi dal latino Marius, che indicava le “gens Maria”. Le origini non sarebbero chiare anche perché si richiamano, per alcuni, ai termini “mas” e “maris”, che vogliono dire “maschio” o “uomo, ma non è esclusa un’ulteriore connessione con il dio Marte, che ha dato vita poi ai vari Marzio, Martino, Marziale e Marco. C’è chi infine si richiama al termine etrusco “maru” o semplicemente al mare, come termine latino. La corretta forma femminile di Mario è poi Mària, con l’accento sulla prima “a”. L’onomastico è comunque legato a una ricorrenza religiosa. Il 19 gennaio si ricorda infatti un martire che morì con la moglie e i figli a Roma. Figura di minor rilievo è invece quella del vescovo di Losanna, Mario di Avenches, che si festeggia il 31 dicembre insieme a San Silvestro. In ogni caso, questo nome ha goduto di una notevole popolarità nella prima parte del Novecento, quando era il quinto nome maschile per diffusione in Italia. Ma già agli inizi del XXI secolo si certifica una brusca discesa dei Mario verso il ventesimo posto della stessa classifica. Da qui l’entusiasmo del gruppo lucinichese, un tempo compatto e guidato per decenni dall’instancabile presidente Mario Sdraulig, scomparso due anni fa durante la ricorrenza da lui stesso creata. Un episodio triste e decisamente ai limiti dell’incredibile, data la coincidenza. In questi giorni a Lucinico è deceduto a 94 anni pure Mario Simeoni, padre del medico Claudio Simeoni, già stimato primario del reparto, nonché del pronto soccorso dell’ospedale di Monfalcone. Simeoni era iscritto all’associazione dei Mario di Lucinico da molti anni ed era partecipe di tutte le loro attività. Come si può quindi immaginare, servono quindi nuovi adepti al sodalizio che fa base a Lucinico e che sarà ben lieto di accogliere nuovi interessati e interessate alla loro ricorrenza.

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