Portopiccolo si svela, i primi appartamenti in vetrina

DUINO AURISINA. I numeri, a dispetto del nome, sono grandi. Letteralmente da capogiro. Ma ieri, quando Portopiccolo - cantiere da 245 milioni di euro di investimento su un terreno di 353mila metri quadrati - si è finalmente svelato, con la presentazione dei primi appartamenti ultimati e rifiniti di tutto punto, questi numeri hanno acquisito finalmente concretezza. Certo, bisognerà attendere l’alba del 2014 per appurare cosa veramente sarà diventata l’ex cava di Sistiana, tuttavia un primo colpo d’occhio sul nuovo orizzonte edilizio si avrà già tra sei mesi, verso marzo o al più tardi ad aprile, quando il maxi “tappo” della futura darsena, oggi svuotata d’acqua, sarà sollevato e il mare del golfo di Trieste invaderà gli spazi definitivamente cancellando il vecchio paesaggio “lunare”, puntellato di gru e betoniere, di Portopiccolo.
Ieri, intanto, la “costruenda” cittadella turistica ha festeggiato un traguardo importante: il completamento dei primi alloggi. Appartamenti di diversa metratura (piccola, media, grande), definiti “case terrazze”, che si collocano nella parte più alta e dalle linee più moderne del cantiere, appaltato alla Rizzani de Eccher, colosso friulano dell’edilizia. Tre di questi immobili sono stati rifiniti in ogni dettaglio, anche d'arredamento, e forniscono un’idea della qualità del progetto. Progetto che complessivamente prevede la costruzione ex novo di due borghi – uno in stile rustico, sul mare, e uno residenziale, appunto sulla parete carsica -, nonché alberghi (un hotel cinque stelle composto da tre diverse strutture posizionate nei punti più suggestivi), 830 parcheggi pertinenziali interrati e 393 a rotazione, 5 piscine scoperte, 14 tra bar e ristoranti, 31 attività commerciali, 103 posti barca (più una ventina a rotazione) e un centro benessere da 6mila metri quadrati aggrappato sul costone di roccia, scavato a gradoni.
Si contano 380 residenze turistiche, mentre 80 sono le unità a residence diffuso: il 70% è stato già venduto (il 20% a stranieri, in primis austriaci e tedeschi, il 50% a italiani, soprattutto veneti, lombardi e emiliani), mentre la parte commerciale risulta completamente opzionata. La regia di quest'ultima è in mano a un unico imprenditore. La proprietà dell'area è in mano a un fondo immobiliare chiuso, il “Fondo Rilke". Intestataria: Serenissima Sgr. Del management e della commercializzazione si occupa il Gruppo Valdadige spa. Sul mercato il prezzo delle abitazioni oscilla tra 6mila e 7mila euro a metro quadro. Ma si tratta di tipologie d'alloggio all'avanguardia, di classe A, con rifiniture di lusso, soluzioni energetiche naturali (geotermia), connessioni wi-fi, terrazze a verde e in teak. Per il riscaldamento e il raffreddamento non viene emessa in atmosfera Co2: tutto è elettrico. Ogni locale è climatizzato autonomamente. Le unità più piccole si attestano sui 50 metri quadrati, la villa più ampia, sul mare, raggiunge i 400. Quanto ai tre appartamenti presentati, per la realizzazione degli interni, Portopiccolo ha messo a disposizione dei propri clienti un’inedita convenzione con marchi d’eccellenza del made in Italy – che spaziano dagli arredamenti agli elettrodomestici – per una consulenza su misura e d’alta qualità. «Il risultato raggiunto – ha commentato Carlo Oppici, general manager di Portopiccolo - evidenzia come i lavori di Portopiccolo si stiano svolgendo nei tempi stabiliti e nel rispetto degli impegni assunti. Le aspettative su questo progetto sono grandi: le prime case completate offrono un risultato visibile a tutti non solo relativamente agli sforzi compiuti, ma anche alla qualità che caratterizzerà l'intero intervento. Nonostante il periodo critico che stiamo attraversando, Portopiccolo raggiunge un traguardo importante che, come nostra abitudine, vogliamo condividere con l'intera comunità». La gestazione non è stata breve, visto che il progetto è partito nel 1992, con le prime procedure e richieste di permessi, seguite dalle molteplici battaglie in chiave ambientalista. «C'è stata – ha sottolineato Oppici – generale attenzione alla sostenibilità: questo era un sito già compromesso per una ferita, quella della cava, che ora viene però sanata». Oppici ha quindi rimarcato la “condivisione con la Soprintendenza di ogni progetto” e il “rispetto anche della botanica, con la messa in dimora di 11mila specie vegetali autoctone”. L'idea, insomma, è stata quella di “recuperare un sito industriale dismesso”, creando in Portopiccolo un “locomotore per l'economia di questa Regione” (vi stanno lavorando 500 persone e 230 ne saranno impiegate quando la cittadella sarà terminata), nonché una “locomotiva per il turismo dei luoghi”. «Questo evento – gli ha fatto eco il portavoce Cesare Bulfon - conferma la trasparenza del nostro operato: Portopiccolo presenta sempre a stampa e istituzioni i propri obiettivi raggiunti. Oggi guardiamo già al successivo: la prima stagione fruibile al pubblico, fissata nella primavera-estate del 2014». Nel frattempo da marzo partirà il battage per la conquista della clientela estera, più propensa all'acquisto a prodotto già in stato avanzato di realizzo. L'obiettivo finale, comunque, è di non legare la vivacità di Portopiccolo al solo periodo estivo: per questo si è voluto fortemente che la Spa-centro benessere resti in futuro attiva durante tutto l'anno, al pari delle strutture ristorative o degli esercizi pubblici.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo