Premio Grilz all’inviato di guerra Cianfanelli, ma sotto il municipio di Trieste va in scena la protesta
“No al premio giornalistico intitolato ad Amerigo Grilz" è l'appello lanciato dall'Anpi Cgil contro l'iniziativa presentata in Regione che l'Anpi definisce "una provocazione per la Trieste democratica e antifascista"

Va a Renzo Cianfanelli, storico inviato di guerra del Corriere della Sera, il riconoscimento speciale alla carriera attribuito nell’ambito della seconda edizione del Premio Grilz, iniziativa che si rivolge ai giornalisti under 40 con l'obiettivo di sostenere e valorizzare il loro lavoro, dedicato ad Almerigo Grilz, il reporter di guerra triestino che fu anche segretario del Fronte della Gioventù e che morì nel 1987 in Mozambico dove stava documentando la guerra civile.
Lo scorso anno il premio alla carriera era stato attribuito al giornalista Rai Franco Di Mare.
A presentare l'iniziativa, questa mattina (martedì 6 maggio), nella sede della Regione, è stato il giornalista e inviato di guerra Fausto Biloslavo, fondatore, insieme a Gian Micalessin e allo stesso Grilz, dell'Agenzia Albatros.
Il concorso
Il concorso punta a valorizzare giovani giornalisti che realizzano reportage “aiutandoli – ha rimarcato Biloslavo – a svolgere un lavoro sempre più difficile e pericoloso. Oggi andare in una zona di guerra con la scritta press addosso significa essere un bersaglio per i cecchini".
Alla presentazione sono intervenuti anche il vicegovernatore e assessore regionale alla cultura Mario Anzil, il consigliere regionale Claudio Giacomelli e l’assessore comunale Elisa Lodi.
Biloslavo ha presentato un breve video, girato lo scorso aprile in Mozambico dove è stata affissa una targa in memoria di Grilz, in corrispondenza dell’albero sotto il quale venne sepolto. Sull’esperienza di Grilz in Mozambico è in fase di montaggio – ha riferito lo stesso Biloslavo - un documentario di 40 minuti che verrà presentato prossimamente nell’ambito dei festival.
A proposito delle manifestazioni di dissenso nei confronti del premio dedicato a Grilz Biloslavo ha affermato: “Quando siamo andati in Mozambico esponenti di quelle che all’epoca erano parti in lotta tra loro hanno voluto onorare senza distinzioni la memoria di Almerigo, dandoci una lezione importante e cioè che se si crede che una guerra possa finire, se si crede nella pace, è necessario saper voltare pagina e quello che resta è il ricordo dei caduti e di chi, come Almerigo, è stato testimone di quella guerra”.
“Noi con questo premio vogliamo ricordare la seconda vita di Almerigo e nessuno smentisce la sua prima vita, che è stata quella politica – ha aggiunto -. Il primo presupposto, per un giornalista, è andare sul posto per conoscere i fatti, per verificarli. Come faceva Almerigo. Questa è l’essenza del nostro lavoro e anche della democrazia. Ma certe manifestazioni di dissenso che vediamo anche qui, tra l’altro da parte di chi evidentemente pensa di sapere tutto della storia del Mozambico, fanno pensare che ci sia ancora il rimpianto per un’egemonia culturale che non lasciava spazio ad altre voci”.
La mostra
A seguire è stata inaugurata la mostra "Dentro il fuoco" allestita a Palazzo Costanzi che racconta un anno di guerre e di crisi attraverso i lavori dei vincitori del premio Grilz 2024, Luca Steinmann, Alfredo Bosco, Salvatore Garzillo, Elia Milani e Karolina Chernoivan, e da alcuni membri della giuria.
Nell'ambito delle iniziative collegate al riconoscimento, il 9 maggio alle 20.30 è in programma un talk show dal titolo "Informazione di guerra o guerra di informazione?" al Magazzino 26 al quale parteciperanno tra gli altri il direttore del Tempo Tommaso Cerno e Gabriella Simoni (inviata di Mediaset). All'edizione 2025 sono state presentate una trentina di candidature. Il premio è realizzato in co-organizzazione con il Comune di Trieste ed è sostenuto dalla Regione Fvg.
La contestazione
“No al premio giornalistico intitolato ad Amerigo Grilz" è l'appello lanciato dall'Anpi Cgil contro l'iniziativa presentata in Regione che l'Anpi definisce "una provocazione per la Trieste democratica e antifascista".
Pierpaolo Brovedani, presidente della sezione Anpi Cgil Trieste, ha criticato il sostegno al premio da parte della Regione Fvg e ha esortato le autorità locali a non patrocinare l'evento, auspicando anche che l'ordine dei giornalisti prenda le distanze. Nel corso della mattinata si è tenuto anche un presidio di protesta in piazza Unità.
"L'appello contro questo premio è stato firmato da varie forze politiche - ha detto Brovedani - per mettere in luce come sia sbagliato e faccia parte di un disegno che non condividiamo. Sul sito dell' iniziativa inoltre c'è una biografia di Grilz edulcorata e omissiva. Pensiamo che la Regione Fvg dovrebbe finanziare eventi culturali di spessore e sicuramente non azioni come questa".
In una nota diffusa dall'Anpi Cgil durante la conferenza stampa si legge che "un premio intitolato ad Almerigo Grilz, che fu nelle scorribande violente del Fronte della Gioventù non può trovare spazio in una comunità democratica". Oltre al testo si allega una lista di nomi di consiglieri regionali, comunali e circoscrizionali che hanno aderito all'appello per il "no" all'iniziativa.
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