Presa la banda dei ladri georgiani specializzati in porte blindate

Erano abili al punto di riuscire ad aprirle usando una tessera plastificata. Covo a Mestre, agivano in varie città. Una ventina le case svaligiate a Trieste, ma la Mobile aveva individuato la loro auto
Di Corrado Barbacini
Foto Bruni 22.08.14 Questura:arresto Georgiani per furti in appartamenti-KVINIKHIDZE Avtandil
Foto Bruni 22.08.14 Questura:arresto Georgiani per furti in appartamenti-KVINIKHIDZE Avtandil

I predoni sono finiti in manette. Provengono dalla Georgia, sono i professionisti dei colpi in abitazione. Talmente abili da riuscire a forzare le porte blindate con un congegno o anche semplicemente con una tessera plastificata. Veri e propri specialisti. Entrati in azione in passato solo nelle grandi città, sono approdati nei mesi scorsi anche a Trieste.

I poliziotti della Squadra mobile diretta da Roberto Giacomelli li hanno individuati e seguiti per quattro mesi fino a Mestre, dove avevano il loro covo. Lì, assieme ai poliziotti del locale commissariato, l’altra notte li hanno arrestati.

Questi i loro nomi: Levan Malania, 32 anni; Irakli Shamugia, 29 anni; Temur Sakvarelidze, 44 anni; e Avtandil Kvinikhidze, 41 anni. Sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare del gip Raffaele Morvay emessa su richiesta del pm Pietro Montrone, il magistrato che ha coordinato le indagini scattate lo scorso primo aprile dopo un colpo messo a segno in un’abitazione in via Franca.

I ladri avevano svaligiato l’appartamento di una famiglia: da quella casa erano spariti orologi, monili in oro, un computer, un iPad, sette assegni in bianco e denaro contante. Un furto come i tanti che vengono messi a segno in questi mesi. Ma in quell’occasione i poliziotti erano riusciti a individuare quella che poi è stata indicata come la vettura della banda. L’auto, una Citroën, da quel momento è stata seguita e monitorata durante tutti gli spostamenti: da Trieste a Udine e Treviso. E ancora a Mestre, a Padova e Chioggia. E anche oltreconfine.

La banda dei georgiani sgominata dalla Squadra mobile avrebbe svaligiato una ventina di appartamenti solo a Trieste riuscendo ad aprire le porte blindate come fossero scatole di latta. Ma altri colpi, forse anche più numerosi, sarebbero stati messi a segno a Mestre, Udine, San Donà e Treviso. Il condizionale è d’obbligo perché su questi episodi sono in corso accertamenti.

Dopo il colpo messo a segno a Trieste la vettura dei malviventi è incappata in un posto di controllo nella zona di Udine. I due banditi che in quel momento erano a bordo hanno consegnato agli agenti documenti falsi. Ma non sono stati arrestati. I poliziotti ne hanno approfittato per installare un Gps sotto il pianale della vettura e per individuare i numeri dei cellulari.

Così in pochi mesi gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’attività della banda di georgiani. Il covo era in via Castellana a Mestre. Da lì i ladri partivano regolarmente per mettere a segno i colpi nelle varie città. Così il 30 maggio eccoli a Padova per depredare un’abitazione. Ad agire in quell’occasione c’erano Malania, Sakvarelidze e Kvinikhidze: scappati con orologi e oggetti in oro e apparecchiature elettroniche, ma anche banconote in euro e in dollari. Pochi giorni dopo tappa a Chioggia: presa di mira un’altra casa e razziati oggetti in oro e monili per un valore complessivo di oltre 20mila euro. Quindi ritorno a Trieste per un colpo che però è fallito.

Il blitz della Polizia ha portato anche a numerose perquisizioni sia a Mestre che a Venezia e a Roma. Sono stati sequestrati gioielli, oggetti di pelle di marche prestigiose, ma anche materiale informatico.

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