Prese di mira le colonie feline: uccisi sei gatti

Bonaventura Monfalcone-16.05.2017 Associazione " I gatti de Monfalcon"-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.05.2017 Associazione " I gatti de Monfalcon"-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

CORMONS

Strage di gatti in due colonie tra via Filanda e via Manzon, e dietro alle loro morti c’è l’ipotesi concreta di una mano umana. A denunciare l’accaduto è il presidente di Tocs di Cormons, associazione che col suo gruppo Zampette Cormonesi si occupa dei mici randagi, Stefano Zanuttin: «Nella colonia 37/bis – conferma – sono scomparsi 5 esemplari su 6: è rimasta viva solo la gattina più diffidente e schiva, mentre nella colonia 30 di via Manzon è scomparso un gatto domestico. Dalle informazioni in mio possesso in zona vive una persona che già in passato si era resa protagonista di maltrattamenti ai gatti: ho inoltre testimonianza che la stessa aveva tentato di acquistare in paese del lumachicida con lo scopo dichiarato di avvelenare i gatti che a suo dire infestano la sua proprietà».

Difficile che dietro a queste morti ci possa essere un predatore specifico: Zampette Cormonesi ha infatti chiesto lumi in merito a Lisa Signorile, biologa e divulgatrice scientifica, che evidenzia: «Si fosse trattato di una coppia di sciacalli qualche gatto potevano anche prenderlo. Ma i gatti adulti sono più veloci e si arrampicano. In ogni caso non mi risulta siano una preda naturale dello sciacallo. Lepri, roditori, resti di ungulati avanzati ai lupi, carcasse: questo mangiano gli sciacalli. Naturalmente questo non vuol dire che non possa predare dei gatti, è strano lo faccia con sistematicità e ancora più strano che un solo individuo possa prenderne molti: se la predazione occasionale ci sta, quella sistematica in zona antropizzata no. Se i gatti spariscono c’è qualcuno che li fa sparire: andrebbe sporta denuncia». Zanuttin però non lo fa e chiede che a muoversi sia l’amministrazione comunale: «Auspico che il sindaco, in qualità di proprietario dei gatti regolarmente censiti nelle due colonie, voglia procedere con la denuncia alle competenti autorità: è un dovere sia civico e morale. Chiunque abbia informazioni utili si faccia avanti». –

M. F.

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