Presidenza Mediocredito Paga più alta per Compagno

Via libera all’aumento di stipendio: «Per i manager migliori bisogna spendere» L’Aeroporto diventa osservato speciale. A breve il piano finanziario della A4
Udine 24 Febbraio 2012. Intervista Rettori Universita' Udine e Trieste Compagno Cristiana e Peroni Francesco. Telefoto Copyright Foto PFP / Petrussi
Udine 24 Febbraio 2012. Intervista Rettori Universita' Udine e Trieste Compagno Cristiana e Peroni Francesco. Telefoto Copyright Foto PFP / Petrussi

TRIESTE. Quando si parla di Mediocredito Fvg, la cui svalutazione pesa sul “buco” da 36 milioni di Friulia, non manca l’imbarazzo. «È una banca, non tutto può essere comunicato», è lo scudo della Regione. Una banca pubblica, più precisamente. E qualcosa, per l’insistenza dei giornalisti, trapela almeno sulla futura presidenza. «La scelta di Cristiana Compagno è quella giusta», garantisce Debora Serracchiani. E pazienza se costerà più di prima: «Se si vogliono le competenze migliori, bisogna spendere. Alla guida delle banche ci sono solitamente manager da centinaia di migliaia di euro». Compagno salirà a 120mila euro, come si sussurra, il doppio di quanto è stato assegnato nell’ultimo mandato? Se il nodo dei rapporti di lavoro tra l’ex rettore e l’Università di Udine «è risolto», il “quantum” da presidente di Mediocredito, invece, non è ancora definito. Serracchiani spiega solo che ci potrebbe essere una revisione complessiva dei compensi in via Aquileia. Quanto a una seconda ricapitalizzazione dell’istituto, silenzio assoluto. Banca d’Italia vigila, e pure ispeziona da qualche settimana, la partita è delicata. Mediocredito è comunque parte della più vasta operazione partecipate. D’intesa con Francesco Peroni, la presidente lavorerà «per verificarne una diversa ricollocazione rispetto ai compiti attuali». Perché alcune società «svolgono missioni superate dal tempo o non servono più». «Nel mirino», dice proprio così Serracchiani, «l’aeroporto, la portualità regionale, le ferrovie». Su quest’ultimo comparto, rilevata la soddisfazione per i treni veloci su Milano e Roma e i collegamenti su Vienna e direzione Slovenia, «dispiace che al momento la novità dell’orario cadenzato non stia dando i frutti auspicati».

Sollecitata sui singoli casi, la presidente interviene su Ronchi: «Abbiamo dovuto riordinare il sistema dei finanziamenti e dei lavori impostati sullo scalo, nodo intermodale in testa. Ciò ci impedisce interventi immediati su governance e strategie, ma ci faremo trovare pronti quando sarà il momento». Il futuro del presidente Dressi? «Spero di poter collaborare per gli scopi comuni a entrambi». Un cenno anche all’Autorità portuale: «Non ho problemi con i vertici, ciò che conta è attirare traffici, di merci e di passeggeri».

Sempre sulle società regionali, Sergio Bolzonello annuncia anche un cambio di insegna: «Promotur, posto che la promozione è nelle mani di Turismo Fvg, potrebbe cambiare nome». Aggancio con il grande tema del turismo. Oggi è prevista l’aggiudicazione provvisoria del bando per la promozione regionale quinquennale, ma il vicepresidente fa un discorso più generale. Ufficializzato il risparmio di 1,2 milioni della Borsa internazionale di Milano («Non parteciperemo»), cita i grandi eventi 2014 dell’adunata degli Alpini, delle tappe finali del Giro d’Italia, del concerto dei Pearl Jam, di una Barcolana «che andrà coniugata con pacchetti turistici capaci di valorizzare l’intera regione».

Non manca più di una nota sulla terza corsia. A partire dalla certezza di Serracchiani: «La realizzeremo tutta. E senza pesare sul bilancio regionale». La governatrice denuncia: «Abbiamo ereditato una gestione del precedente commissario su primo, terzo e quarto lotto, con il secondo inspiegabilmente messo da parte. Lo abbiamo recuperato avviando la progettazione e optando per lo spezzettamento in tre-quattro mini-lotti». Anticipa «a breve» il nuovo piano finanziario realizzato da Pietro Del Fabbro «che ci consentirà di riavviare la trattativa con le banche». E rinvia alle prossime settimane la nomina del soggetto attuatore in A4. Senza escludere che possa trattarsi del neo amministratore delegato di Autovie Venete Maurizio Castagna. «Fondamentale avere intanto rimesso assieme i pezzi: direzione infrastrutture, commissario, concessionaria e Friulia si parlano e decidono insieme».

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