Preso “Peppe o’ milanese”, coinvolto nell’operazione Torre Annunziata

Si chiama Giuseppe Saturno, 32 anni, originario di Pompei, ma il suo soprannome è quello di “Peppe o’ milanese”. Il suo nome era comparso a Monfalcone nell’inchiesta «Torre Annunziata» condotta nel...

Si chiama Giuseppe Saturno, 32 anni, originario di Pompei, ma il suo soprannome è quello di “Peppe o’ milanese”. Il suo nome era comparso a Monfalcone nell’inchiesta «Torre Annunziata» condotta nel 1993 della Direzione distrettuale antimafia di Trieste, la più grande operazione contro le infiltrazioni della criminalità organizzata mai effettuata nella regione. In quell’occasione, era il luglio del 1993, con decine di arresti e denunce a piede libero, era stato bloccato sul nascere un tentativo d’infiltrazione della criminalità organizzata che si era manifestato all’ombra dei cantieri navali di Panzano. Domenica scorsa “Peppe o’milanese” è stato arrestato dai poliziotti della Squadra mobile di Trieste. Lo hanno raggiunto gli agenti della sezione catturandi in una casa di Opicina dove da qualche tempo si era rifugiato. A disporre la carcerazione è stato il pm triestino Giorgio Milillo.

Saturno “o’ milanese” deve scontare quattro anni di reclusione. Tecnicamente si tratta di un cumulo di pena. A suo carico ci sono tre condanne: una pronunciata dal Tribunale di Milano, la seconda e la terza da quello di Trieste.

Giuseppe Saturno è certamente un personaggio di primo piano nel giro della criminalità organizzata. Lo dimostra la stessa dichiarazione che “Peppe” aveva reso nel ’93 durante le indagini della Dda: «Monfalcone era ormai territorio nostro, anche in Friuli avevamo incominciato a fare il bello e il cattivo tempo. Alla fine abbiamo tentato di penetrare anche a Trieste, ma ne siamo stati dissuasi in modo piuttosto energico, probabilmente rischiando anche grosso. A Trieste infatti tutto il mercato della droga è esclusivo monopolio di due bande spietate di marocchini e di croati».

Le dichiarazioni erano state raccolte nel corso di un incidente probatorio che aveva indotto il giudice a sentire due collaboratori di giustizia, due pentiti si sarebbe detto una volta, arrestati nell’ambito della stessa operazione, la più grossa operazione antimafia mai eseguita nel Friuli Venezia Giulia che in quei giorni aveva portato in carcere una trentina di persone.

Nel 2000 «Peppe o’milanese» era stato denunciato anche per aver commesso assieme a un complice un furto ai danni del bar «Winner» di via dell’Istria a Trieste. (c.b.)

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