Prevista anche la posizione del materiale nella stiva
La relazione è di “Mitradiopharma - Trasporti e logistica” e riguarda espressamente la “Sea Bird”. Vengono dettagliatamente descritte le fasi del trasporto marittimo dei carichi radioattivi contenuti in sette container di tipo “20 ISO”. La data è quella dello scorso 27 settembre. In particolare vengono previste due fasi. La prima riguarda le operazioni relative al porto di Capodistria dove, si legge, «saranno caricati un container contenente un cask con gli elementi di combustibile tipo Triga, un altro contenitore con la sorgente neutronica e tre colli di attrezzatura di supporto». Nel porto di Trieste saranno imbarcati due container, uno contenente cask con le lamine Petten (le barre radioattive, ndr) e uno con l’attrezzatura di supporto. In porto nuovo sarà utilizzata la banchina Frigomar che, si legge, «sarà segregata e interdetta alla popolazione».
Nella relazione vengono approfonditamente esaminati altri due aspetti. Quello della navigazione fino al limite delle acque territoriali con destinazione il porto di Charleston e addirittura la predisposizione del carico pericoloso all’interno della stiva.
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