Primario ed ex ispettore nella squadra di Bruno di Staranzano al centro

. Ci sarà da combattere con le unghie e con i denti, convincere gli elettori del cambio di rotta, magari convertire pure chi vorrebbe astenersi. Superare i faccia a faccia. E poi giocarsi il tutto per tutto, consapevoli che si tratta della sfida campale, cui l’Isontino guarda con interesse per capire se si avrà, dopo Monfalcone, il ribaltone bis oppure si ratificherà la conferma del centrosinistra, l’inizio – come pronosticato da Furio Honsell, fan di Riccardo Marchesan – della risalita.
À la guerre comme à la guerre. Massimo Bruno, 55enne avvocato penalista e candidato sindaco del centrodestra, ha scelto i suoi. Li ha voluti, salvo qualche eccezione, avulsi ai circuiti politici. Non tesserati di professione. Esponenti della società civile in corsa per un progetto. Sedici candidati consiglieri. Sette donne e la prima, in ordine alfabetico, è il medico odontoiatra Tatiana Del Gaiso, 51 anni, già nella lista di Monfalcone responsabile con i fatti nel 2016; l’ultima Sandra Trani, infermiera, di 41. Tra gli uomini spicca invece il nome di Stefano Vita, dirigente e primario di Oculistica a Gorizia e Monfalcone, un professionista di riconosciuta valenza, nel 2006 una candidatura per Città Comune.
Il più giovane, classe 1995, è lo studente universitario Domiziano Nappo, seguito però a ruota da un’altra fresca leva, il 28enne Piero Greco Ginaldi, erede di una dinastia molto conosciuta a Monfalcone per il capostipite Alealdo, che fu un grande principe del foro, scomparso nel giugno 2014 all’età di 83 anni per un mesotelioma. Il nipote, seguendo le orme del nonno, è praticante avvocato. A proposito di cognomi e famiglie note, c’è anche Gionata Pacor, figlio di Giovanni, scultore staranzanese e maestro d’arte, e fratello di Samuele, ottico di via Rosselli, nella città dei cantieri. Alcuni anni fa è stato molto attivo sul fronte referendario per la fusione dei Comuni, sostenitore del sì.
Politico eletto nel collegio di Staranzano è stato, invece, Andrea Ferletic, ex consigliere provinciale della maggioranza di centrosinistra con scranno nelle fila dell’Idv. All’epoca il più giovane dell’assise, coi suoi 23 anni, era studente universitario iscritto a Storia, oggi è tecnico sportivo e consulente di progetti didattici. C’è poi l’operaio metalmeccanico impiegato in Nidec Asi Luca Furlan, 47 anni, ex segretario provinciale Uilm (nel 2006 in corsa nella lista Centro sinistra trasparenza-partecipazione). Da Turriaco, un volto popolare della politica locale e storico esponente del centrodestra Carlo Muset, 66enne progettista di interni.
Tornando invece ai neofiti delle campagne elettorali, in lista figura un ex rappresentante delle forze dell’ordine: Pierpaolo Freschi, classe 1962, ispettore capo della Polizia di Stato in quiescenza. Quindi a chiudere la rosa di nomi maschili, Roberto Mattarelli, architetto nato a Trieste.
Le donne, dunque, l’altra metà del cielo sotto il simbolo “Staranzano al centro Massimo Bruno sindaco”. Ci sono Daria Gherlani, assistente giudiziario al Tribunale di Gorizia, l’artigiana e organizzatrice di eventi Alessandra Pilutti, l’operaia 46enne di Kfl, azienda di lavorazioni di metallo, Elisabetta Spina. Poi ancora la commerciante Maria Luisa Tommasini e Rita Manzan, 27 anni universitaria.
Logo e nome della lista Staranzano al Centro sono stati scelti da Bruno. Il nome l’ha voluto per il suo doppio significato: «Innanzi tutto – spiega – Staranzano è al centro dell’impegno che intendo portare nell’amministrazione, ma c’è anche il significato di una caratterizzazione di “centro” politico della lista stessa». –
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