Primo novembre in città, i negozi rimarranno chiusi

La festa dei santi è uno degli 11 giorni dell’anno in cui i punti-vendita al dettaglio tengono abbassate le serrande
Lasorte - Negozi chiusi
Lasorte - Negozi chiusi

Negozi chiusi in occasione del primo novembre. La Festa dei Santi è uno degli undici giorni dell’anno in cui i punti vendita al dettaglio con superficie inferiore ai 400 metri quadrati devono obbligatoriamente tenere abbassata la serranda a meno che non si trovino nella Zona A del Piano regolatore comunale. A imporre la giornata di festa è la legge regionale numero 29 del 2005 che se da un lato offre ai commercianti la facoltà di determinare liberamente l’orario di apertura e chiusura dei negozi sia nei giorni feriali, sia in quelli domenicali e festivi, dall’altro prevede alcune eccezioni e il primo novembre è appunto una di queste (insieme a Capodanno, Epifania, Pasqua e Pasquetta, 25 aprile, primo maggio, 2 giugno, Ferragosto, Natale e Santo Stefano). La chiusura sarà obbligatoria anche per i negozi con superficie di vendita superiore ai 400 metri quadrati, quelli che nel corso di un anno possono scegliere di tenere aperto in 25 giornate (siano esse domenicali o festive) purché non siano quelle del gruppo delle undici “comandate” dalla norma regionale. A non essere soggetti alla restrizione sono invece tutti i commercianti che si trovano nell’area considerata dal piano regolatore “centro storico” (Borgo Castello, viale D’Annunzio, piazza Cavour, piazza Sant’Antonio, via Baiamonti, via Alviano, via Cappuccini, piazza del Municipio, via Garibaldi, via Mazzini, via de Gasperi, via Roma, via Crispi, via Morelli, il lato pari di via Oberdan, largo 27 Marzo, piazza Vittoria, via Bombi, via delle Monache, via Rastello, via Mameli, via Bellinzona, via Arcivescovado, via Carducci, via Favetti, via Formica, via del Santo, via della Croce, piazza De Amicis, i numeri dispari di via Pellico, via Balilla, via Ascoli, via Malta, via San Giovanni, via del seminario, piazza Tommaseo, Riva Piazzutta, via dell’Ospitale, viale 20 Settembre, via Coronini, il lato dispari di corso Verdi tra 1 e 19 più i civici 37 e 39, e il lato dispari di corso Italia da 1 a 15). Più volte è stato chiesto all’amministrazione di rivedere l’area della Zona A. In ogni caso, sono escluse dalla lista di chi deve obbligatoriamente chiudere una serie di attività: dalle farmacie, alle rivendite di generi di monopolio, passando tra le altre dalle edicole, dalle librerie, dai fioristi. Chi non rispetta la giornata di chiusura rischia sanzioni che vanno dai 6mila ai 36mila euro a seconda della superficie di vendita. (s.b.)

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