Pro loco di Fogliano senza guida: si teme il commissariamento

Fumata nera all’assemblea che avrebbe dovuto sostituire il presidente uscente Carlo Forte. Nessuno si è candidato
Di Luca Perrino

FOGLIANO REDIPUGLIA. Fumata nera l’altra sera a Fogliano Redipuglia. L’assemblea della Pro loco non è infatti riuscita ad eleggere il nuovo presidente, quello che sarebbe dovuto succedere a Carlo Forte. Nessuno ha presentato la propria candidatura, mentre sono arrivate quelle per il consiglio direttivo.

Tutto rinviato di una settimana. Venerdì prossimo nuovo “summit” nella speranza che qualcosa cambi, che non si arrivi a un commissariamento e, poi, all’ipotesi peggiore, quella della chiusura.

Un epilogo, quello di venerdì scorso, previsto da uno dei fondatori e per anni amministratore della Pro loco. «La presidenza – ha detto Franco Visintn - continua a non trovare persone disponibili a questo importante ruolo, nè tra gli iscritti, nè tra i simpatizzanti. Motivo quasi unanime del diniego sembra essere la paura di non essere all’altezza del compito, vista la rilevante attività svolta specie nell’ambito del turismo storico della Grande Guerra, accompagnata dalla preoccupazione per i rapporti non troppo concilianti che si sono creati per cause diverse in quest’ultimo periodo con il sindaco Calligaris».

In effetti, negli ultimi tempi, la frattura si è esposta ancora di più. Mentre anche l’opposizione in consiglio comunale, per voce del capogruppo di “Obiettivo Comune”, Paolo Mezzorana, ha chiesto lumi a riguardo. Un bollore, a dirla sempre come Visintin, che si è creato su cose abbastanza semplici da risolvere, specie se rapportate alle giuste dimensioni del contendere, dove sarebbe opportuno con un’equilibrata e garantista mediazione politica.

Ma, ora, c’è la questione del presidente ancora aperta. Forte, nel luglio del 2015, era stato eletto “a tempo” e ora quel tempo è trascorso. C’è la necessità di guardare avanti, perchè ci sono tante cose da fare. Programmi che vanno ben oltre alle piccole o grandi iniziative di paese, spaziano attraverso obiettivi internazionali e di sviluppo turistico come l’inserimento della stazione-museo di Redipuglia in un contesto d’area monumentale, lo sviluppo della Dolina dei Bersaglieri con l’attivazione di un permanente museo all’aperto della rande Guerra, la realizzazione dei percorsi della fede con la Slovenia che vedono la chiesetta di Santa Maria in Monte protagonista di primo piano. E, poi, da non considerare solo un’opera paesana ma di supporto logistico alle altre attività di ospitalità dei forestieri, la riattivazione del parco feste con moderni concetti architettonici nel contesto dell’area ora liberata dal sovrappasso. Proprio sull’area feste, e non solo, il primo cittadino è stato chiaro. Essa sarà rivista e resa utilizzabile, ma i fondi disponibili, fino ad oggi, sono stati dirottati a un’opera ben più necessaria, ovvero la ristrutturazione dell’asilo nido di via generale Paolini. Non resta che attendere. Anche l’auspicato incontro tra le parti affinchè possa portare ad un’auspicabile riappacificazione, positiva sotto diversi aspetti, non solo per gli ambiziosi programmi di cui la Pro loco intende farsi carico.

@luca_perrino

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