Processo sul nido, il Comune di Gorizia parte civile

L’ente, rappresentato dall’avvocato Stefano Piccoli, ritiene di aver subito un pesante danno d’immagine dalla vicenda. Delibera della giunta municipale
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 12-05-12 Asilo nido Viale Virgilio - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12-05-12 Asilo nido Viale Virgilio - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Il Comune di Gorizia ha deciso di costituirsi parte civile nel processo a carico di Maria Caterina Stecchina, 49 anni, e di Maurizio Figar, 53 anni, accusati di maltrattamenti nei confronti di otto bambini di età compresa fra i 12 e i 30 mesi che frequentavano l’asilo nido “Progetto bambino” di viale Virgilio, gestito allora dalla cooperativa sociale “Servizi educativi isontini”. La giunta municipale, in un’apposita delibera, ha conferito ufficialmente il mandato «di rappresentanza e difesa dell’ente» all’avvocato comunale, Stefano Piccoli.

Secondo l’accusa, lo ricordiamo, ai bambini che non volevano mangiare veniva aperta con forza la bocca per costringerli a ingoiare il cibo. Chi non voleva riposare dopo il pranzo, veniva chiuso in stanze buie e lasciato piangere anche per un’ora. Il Comune ritiene di aver avuto un pesante “danno d’immagine”: da qui la decisione di costituirsi parte civile.

Illuminante la lettura di alcuni passaggi della delibera giuntale. «Va ricordato che il Comune di Gorizia, nell’ormai lontano 2 ottobre 2001 (sindaco era allora Gaetano Valenti, ndr), stipulò con la cooperativa sociale “Servizi educativi isontini” una convenzione, in base alla quale la coop si impegnava a mettere a disposizione del Comune una dozzina di posti (su 30 disponibili) nell’asilo nido da essa gestito in una parte dell’immobile di proprietà comunale di viale Virgilio, ove nell’altra operava già un asilo nido comunale. Quindi, una parte dell’utenza del servizio di asilo nido comunale veniva indirizzata nella struttura gestita dalla cooperativa, affidatale in comodato dall’ente».

Peraltro, nella delibera si conferma che il procedimento penale è stato avviato anche «a seguito di una segnalazione alla Procura della Repubblica inviata il 5 giugno 2007 dalla dirigente del settore servizi alla persona Manuela Salvadei, relativa ad alcuni episodi portati a conoscenza del settore da alcune educatrici in servizio nella struttura. Stante il rapporto di convenzionamento in essere, è evidente che dalla commissione del reato contestato derivi un notevole danno all’immagine dell’ente che, come ricordato, indirizzava verso quell’asilo nido una dozzina di utenti del servizio comunale. Per questo motivo, si ritiene opportuna - si legge chiaramente nella delibera della giunta Romoli - la costituzione di parte civile del Comune di Gorizia nel procedimento penale avviato nei confronti di Maria Caterina Stecchina e di Maurizio Figar, incaricando della rappresentanza e difesa dell’ente l’avvocato comunale Stefano Piccoli».

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