Prostituzione nel residence, tre denunciate

Le ragazze ucraine erano clandestine: espulse. Nei guai anche la gerente della struttura di via Diaz
Lasorte Trieste 20/05/14 - Via Diaz 10, Residence
Lasorte Trieste 20/05/14 - Via Diaz 10, Residence

A fare da esca è stato un poliziotto della Squadra mobile, che ha telefonato a un numero per incontri speciali. A rispondere, dopo qualche squillo, è stata una giovane donna ucraina. Poche parole, e la ragazza ha fissato l’appuntamento in un appartamento all’interno del “Lloyd residence triestino” in via Diaz 10.

Il blitz è scattato dopo pochi minuti. I poliziotti della sezione che un tempo si chiamava “buocostume” in breve hanno identificato tre prostitute ucraine, che dopo gli accertamenti in Questura, sono risultate essere clandestine in Italia e per questo motivo sono state espulse. Una di queste, quella che aveva fissato l’appuntamento, è stata denunciata per agevolazione della prostituzione delle sue connazionali. Una segnalazione è stata trasmessa al pm Pietro Montrone.

Nei guai è finita anche la gerente della struttura ricettiva, che è di proprietà di Edy Lallovich. È accusata di avere omesso di registrare la presenza delle tre ragazze - come è invece imposto dalla legge - ma anche di avere favorito la permanenza in Italia delle tre clandestine, e di avere agevolato la prostituzione.

«Qualche giorno fa si è presentata al residence una donna che si è spacciata per hostess. Dopo aver consegnato i documenti, ha detto di essere arrivata a Trieste per alcuni impegni di lavoro. Delle altre ragazze che erano con lei non so nulla. L’ho scoperto solo quando è arrivata la polizia», ha detto la gestrice dichiarandosi assolutamente estranea alla vicenda. «Non ritengo possano esserci responsabilità da parte della gestrice. Infatti le prenotazioni avvengono tramite call center», ha aggiunto Edy Lallovich: «Nei prossimi giorni cercherò di chiarire la vicenda con la polizia», ha concluso.

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